Corriere dello Sport (R.Maida) – Il bilancio soffre. Era già previsto, analizzato, assorbito, ma da ieri è nero su bianco: la relazione semestrale mostra perdite del gruppo As Roma per 53,366 milioni di euro, con un incremento di quasi 50 milioni rispetto al 31 dicembre dell’anno precedente (per la precisione 49,944), risultato che si spiega soprattutto con la mancata partecipazione alla Champions League che ha fatto diminuire il fatturato della prima metà dell’esercizio di quasi 30 milioni (da 118,012 a 88,596), ma anche con le operazioni di mercato e le minori plusvalenze (-11,927) e con l’incremento dei costi (+6,176 milioni) dovuti all’aumento del monte ingaggi dei calciatori e, spiega il comunicato della società, «incentivi all’esodo riconosciuti a tesserati». In pratica sono i soldi che la Roma ha versato a Rudi Garcia, quando ha firmato per il Marsiglia, ma anche a giocatori andati in prestito.
CESSIONI – Il Cda della Roma comunque manda messaggi di ottimismo sia perché James Pallotta ha già immesso 70 milioni come acconto per un futuro aumento di capitale e 16 milioni per finanziamento soci, sia perché il secondo semestre mostrerà un «significativo miglioramento». «Si prevede che la gestione aziendale, anche con il supporto dell’azionista di riferimento,consentirà di reperire adeguate risorse finanziarie per continuare la normale operatività». Gli stipendi sono più o meno in regola, essendo stata corrisposta la mensilità di dicembre. Da segnalare però l’indebitamento verso le banche e in particolare Unicredit, in passato comproprietario del club per 144,8 milioni per debiti con scadenza oltre i 12 mesi e per 113,3 milioni per debiti con scadenza entro i 12 mesi. Non sono quindi escluse cessioni di rilievo, in ossequio al fair play finanziario e alla normale gestione aziendale: «Qualora la società non fosse in grado di reperire nei modi previsti le necessarie risorse (…) potrà fare affidamento sul realizzo dei suoi assetti aziendali, ed in particolare sui valori dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori». Molto dipenderà dalle «performance sportive nella Serie A, nell’Europa League e nella Coppa Italia». Più si vince, più si incassa.