Pagine Romaniste (Anna Giulia Ruggeri) – Tempo di bilanci in casa Roma, adesso che i giochi sono chiusi, o quasi, perché se rimane ancora una partita da giocare domenica sera all’Olimpico contro il Palermo di Iachini, di fatto la stagione dei giallorossi si è già conclusa con la spumeggiante vittoria nel derby, che ha trasformato in realtà la conquista del secondo posto e l’accesso diretto alla prossima Champions League.
Adesso bisogna pensare al futuro con una rosa da rinforzare e dei punti interrogativi da sciogliere: primo tra tutti il riscatto dal Cagliari di Radja Nainggolan, per cui la Roma sarebbe pronta ad offrire fino a 12 milioni di euro per accaparrarsi l’altra metà del cartellino del belga corteggiato da mezza Europa.
Secondo campionato per Rudi Garcia sulla panchina giallorossa e seconda piazza d’onore, ancora però senza nessun trofeo. I risultati sono quindi identici, ma ci sono enormi differenze tra la stagione dell’esordio e quella che si concluderà domenica: una era la Roma delle meraviglie, delle 10 vittorie consecutive, del testa a testa con la Juve, della difesa impenetrabile e della cooperativa del gol, regina indiscussa del possesso palla; una squadra che ha stupito tutti visto da dove si partiva, con colpi di mercato azzeccati e che ha mollato soltanto alla fine, concludendo con 85 punti e tre sconfitte una dopo l’altra, quando però non c’era più nulla da chiedere.
La Roma bis invece ha collezionato il minimo tra gli obiettivi che si era prefissata, seppur molto ambiziosi, e nella migliore delle ipotesi concluderà con 73 punti, ben 12 in meno rispetto allo scorso campionato. In questi mesi hanno fatto da protagonisti, oltre che i pareggi, i troppi infortuni, affiancati da un mercato di riparazione inadeguato, per ammissione dello stesso ds giallorosso Walter Sabatini, e l’indecorosa eliminazione da tutte le coppe, comprese Tim Cup ed Europa League, sulla carta assolutamente alla portata della rosa capitolina.
Il calcio però è fatto anche di episodi e grazie alla notte magica del derby, Iturbe sembra essersi scrollato via di dosso il peso dei milioni spesi e preso sulle spalle quello di quelli guadagnati con l’accesso diretto in Champions, complice anche la testa di Yanga Mbiwa.
Si è sentita tanto la mancanza di Benatia, Castan, Maicon e Strootman, tre dei quali ancora in possesso dei giallorossi, ma di fatto indisponibili, ognuno alle prese con i propri problemi fisici…
Adesso testa al Palermo per chiudere in bellezza e poi tempo di bilanci e di rilanci, con le stesse ambizioni, ma con la consapevolezza di chi sa che sbagliando si impara.