Tra il 22 e il 29 gennaio. C’è una data per il via libera dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive al carnet made in Trigoria, il pacchetto di partite a prezzo scontato acquistabile anche da chi non ha la tessera del tifoso. È la fine del girone di andata.
Breve riassunto delle puntate precedenti. Il 21 giugno viene firmato un protocollo di intesa tra Ministero dell’Interno, Lega di A, Lega di B, Lega Pro, Figc e Coni. Viene stabilito che “gli abbonamenti, anche quelli per pacchetti di gare, potranno essere rilasciati solo ai possessori della tessera del tifoso“. Quell’inciso, “anche quelli per pacchetti di gare“, pare non lasciare margini di manovra a chi, come la Roma, ha in mente qualcosa di diverso. Di più grande. Di più fico.
La Roma si appiglia a un altro punto chiave del protocollo, quello dove il Viminale si impegna “a trasferire integralmente la gestione del “programma tessera del tifoso” alle Leghe ed ai Club“. Ok, dicono a Trigoria, allora se la gestione è nostra, nel rispetto della normativa sulla sicurezza negli stadi possiamo andare avanti per la nostra strada. La Roma non fa i conti con la grancassa mediatica, che sbatte il mostro in prima pagina. “Addio alla tessera del tifoso”, è il titolo più comune. Il Viminale costringe la società a fare marcia indietro. Passa qualche tempo e la Roma ci riprova. A campagna abbonamenti volutamente chiusa, propone un carnet per tutte le partite casalinghe. Lo possono acquistare anche i non tesserati. Niente da fare, la Roma viene nuovamente stoppata dall’Osservatorio.
Alla Roma viene consigliato di andare in Lega a spiegare, anzi a rispiegare, che per il carnet sono richiesti gli stessi requisiti di sicurezza previsti per l’abbonamento. È una tessera del tifoso, anche se di Serie B. La differenza, rispetto alla Privilege, è che il carnet non può essere usato come carta di credito. Altri vantaggi? Si eliminerebbero quei motivi di contrasto tra non tesserati e tesserati e tra forze dell’ordine e tesserati. E sarebbero garantiti ulteriori introiti dal botteghino. A maggioranza, la Lega promuove la soluzione giallorossa e invia una lettera all’Osservatorio. L’iter è a questo punto quasi completo. Prima di dare l’imprimatur, il Viminale vuole però incontrare i club. L’Osservatorio ha deciso di fissare come data il termine del girone di andata. La settimana giusta è quella compresa tra il 22 e il 29 gennaio. La prima partita del carnet, in casa Roma, potrebbe essere quella con l’Inter il 5 febbraio.
Il Romanista – Daniele Galli