Big “proibiti”? Che almeno siano esperti

Il Messaggero (S.Carina) – Prendendo Mourinho, i Friedkin hanno ingaggiato il tecnico che nei suoi 20 anni di attività ha fatto spendere ai vari club di appartenenza più di un miliardo di euro soltanto di cartellini per i giocatori. Bisognerà quindi capire se il “cannibalismo” dello Special One si concilierà con un club che nell’ultima trimestrale ha evidenziato un passivo di 108 milioni nei primi 9 mesi di esercizio, con un indebitamento finanziario pari a 291,7 milioni. Nonostante i paletti del Fair Play Finanziario si sono allentati per via della pandemia, è pur vero che la Roma costa ancora troppo per quanto produce. 

[inline]

Per ovviare a tutto ciò, Pinto aveva pensato di abbassare i costi investendo sulla linea verde. Ne aveva parlato ripetutamente con gli agenti convocati a Trigoria, prima che l’ingaggio di Mourinho cambiasse i piani in corsa. Il tecnico, pur consapevole della situazione economica del club, sta cercando di modificare l’impostazione del mercato. Si punta perciò su elementi esperti, di rendimento, nei ruoli chiave. E così si spiegano le offerte per il 33enne Rui Patricio, la telefonata al 35enne Ramos, l’offerta allo svincolato Maksimovic (classe 91) e l’affondo per il 28enne Xhaka. Senza contare che lui Dzeko se lo terrebbe stretto. Tra l’altro, in un mercato anomalo, Mou sa che le opportunità arriveranno probabilmente alla fine, con molte big che i primi di agosto potrebbero girare in prestito o svendere qualche esubero che in Serie A verrebbe accolto come fuoriclasse: è il caso di Icardi, Van de Beek, Rudiger, Odegaard, Hazard, Matic, Isco e Aké, che adesso appaiono inarrivabili, ma a fine estate lo scenario potrebbe cambiare. 

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti