«Aspettare è ancora un’occupazione. È non aspettare niente che è terribile». Non c’è aforisma migliore di quello di Cesare Pavese per esprimere lo stato d’animo di Vincenzo Montella. L’Aeroplanino è stanco e innervosito da un’attesa imprevista che potrebbe risolversi con un nulla di fatto. Dopo essere stato contattato a fine aprile da Sabatini e aver fatto la guerra con Pulvirenti per tornare a Trigoria, infatti, Montella rischia ora di ritrovarsi senza Roma, ma soprattutto senza panchina nella prossima stagione visto che il suo ritorno a Catania è ormai da escludere. A Montella, inoltre, non sarebbe piaciuto l’approccio della dirigenza giallorossa nei suoi confronti: un contratto inferiore a quello di Luis Enrique, nessun aiuto nella disputa con Pulvirenti, il rifiuto ad alcuni membri del suo staff e una scarsa considerazione riguardo le sue scelte di mercato (il mancato acquisto di Palacio ne è una dimostrazione). A tutto ciò si vanno ad aggiungere le perplessità (mai celate) di Baldini, tornato ringalluzzito dall’incontro con Pallotta, riguardo le capacità di un tecnico bocciato già la scorsa estate.
Dubbi che non avrebbero avuto Lazio e Inter (a marzo) e che oggi non hanno Palermo, Fiorentina e Napoli. Società pronte ora a sfruttare la voglia di rivalsa che ha Montella. «Per la Roma ho una debolezza», aveva però confidato Vincenzino. Oggi a essere debole comincia a essere la sua pazienza minata ancor di più dal ritorno di fiamma per Villas Boas, ma soprattutto per Bielsa. Montella è stato messo infatti in stand-by in attesa del week-end quando il Liverpool deciderà se rinunciare o meno al portoghese (virando su Martinez) la cui candidatura però continua a essere smentita da Trigoria.
Più forte in questo momento sembra la candidatura di El Loco che domani giocherà la finale di Coppa del Rey col Barça prima di decidere con la dirigenza del Bilbao il suo futuro (ha il contratto in scadenza). Entrambi rappresenterebbero la prosecuzione ideale del progetto tattico messo in piedi da Lucho quest’anno. Ci sono però alcune controindicazioni che potrebbero spostare la lancetta verso un illustre mister X. Villas Boas infatti, pretenderebbe un contratto da 3,5 milioni a stagione mentre Bielsa non ha alcuna esperienza in Italia. Prima scelta dei tifosi resta invece Zeman che domenica prossima a Pescara sarà festeggiato da una delegazione giallorossa. Proprio quel giorno, il 15˚ dall’addio di Luis Enrique, la Roma potrebbe annunciare il nuovo allenatore.
Leggo – Francesco Balzani