Stefania Bettinelli, presidente dell’associazione modenese ‘Le ali di Camilla’, che supporta i pazienti affetti da diverse malattie rare degli epiteli di rivestimento, è tornata a parlare della storia di Edoardo ai microfoni di Te la do io Tokyo su TeleRadioStereo . Queste le sue parole:
“Confermo che Edoardo esiste. Sono grato a trasmissioni come la vostra e alle testate che hanno dato spazio alla nostra smentita. Perché è chiaro che quando Edoardo ha chiamato lo ha fatto senza pensare alle conseguenze. Ha chiamato da tifoso la sua radio e ha raccontato quella che era una coincidenza per lui legata al calcio e che gli era sembrata curiosa. Lui ha iniziato il percorso per il fine vita, aveva chiesto un appuntamento e gli era capitata la data della potenziale finale e questa cosa l’aveva colpito perché lui è romanista fino al midollo. Voleva solo sottolineare questa coincidenza e non si immaginava quello che si sarebbe scatenato dopo. Lui ci è rimasto male e mi sembrava corretto dire che le reazioni degli altri possono fare malissimo soprattutto quando una cosa è vera viene etichettata come falsa. Da presidente di un associazione dovevo intervenire. Non si può giudicare il dolore degli altri. Il dolore non è visibile ma personale, anche se non si vede fa malissimo. Prima di entrare in questo chiedo di mettersi i guanti di velluto e di metterci la delicatezza che serve. Pensateci bene prima di intervenire su questa tema”.