La Repubblica (F. Bocca) – Berardi, Immobile e Insigne. Per fortuna o per bravura, quando giochi ai cavalli non si sa mai, Mancini ha azzeccato la sua Tris: King, Soldatino e D’Artagnan. ll ct si gioca la scommessa al banco e il mirabile terzetto sbanca la magica notte romana.
[inline]
Berardi spinge al centro dell’area turca un pallone su cui Demiral capitombola malamente, aprendo una crepa nel muro turco che fino a quel momento aveva retto. Persino Chiellini e Spinazzola, a cercare di tutto, anche mani e possibili rigori al Var.
[inline2]
All’improvviso la serata diventa gradevole, il ct festeggia togliendosi la giacca e comincia a respirare a pieni polmoni la piacevolissima brezza arrivata a spazzar via quell’afa carica di pioggia, umidità e brutti pensieri. Primo cavallo al traguardo, ma per la tris devi azzeccare primo, secondo e terzo nell’ordine. Ma, per fortuna o per bravura, anche Immobile va al traguardo. La sua è quasi una liberazione. Cakir ribatte il pallone e Ciro scarica dentro la porta il pallone e parecchi anni di dubbi e diffidenze, incertezze e mugugni.
[inline3]
L’ultimo gol lo ha messo dentro Lorenzo Insigne a testimonianza della sua maturazione e della bella stagione fatta col Napoli. Incaponitosi col tiro di destro “a giro), dopo tre o quattro volte, alla fine ha azzeccato la forza e l’effetto giusto, per il 3-0 finale.
