Corriere dello Sport (J.Aliprandi) – Chiariamo, è ancora presto per dire che la Roma sta intravedendo il vero Belotti. Però è sicuramente positivo che alla seconda uscita stagionale della Roma, seppur contro il modesto Latina, l’attaccante sia tornato a segnare. Una doppietta per il morale, ma soprattutto per migliorare la condizione atletica. Quella che per lui la scorsa stagione è stata un grande rimpianto. Perché Belotti arrivò il 28 agosto da svincolato del Torino: due mesi abbondanti di preparazione individuale, fatta solo con un personal trainer e decisamente diversa da quella strutturata ed elaborata di una squadra.

Persa la preparazione, persa la condizione fisica, perso anche tutto il lavoro tattico di Mou-rinho. Una stagione quindi cominciata male e finita nel peggiore dei modi. Con soli quattro gol (tre in Europa League, uno in Coppa Italia) e nessuno in campionato. Una macchia per lui che in Serie A ne ha segnati 106. Morale a terra, la squadra lo ha sempre sostenuto così come la famiglia con cui ha trascorso le tre settimane di vacanze e che lo hanno aiutato a staccare la spina per poi ricominciare il 10 luglio al Fulvio Bernardini.

Adesso Belotti ha dalla sua il fatto di poter lavorare con Mourinho in questo ritiro. Lo ha fatto al massimo a Trigoria, lo farà anche a partire da oggi ad Albufeira, alla sua prima volta in Portogallo con la Roma. Il Gallo darà il massimo per poter dare più della scorsa stagione e dimostrare di meritare il rinnovo firmato a giugno fino al 2025. Sarebbe difficile fare peggio dell’anno scorso, Andrea vuole fare diedi volte di più per aiutare la squadra e dare quel supporto mancato nei mesi passati.

Sia chiaro, il Gallo ha sempre dato tutto in campo e i tifosi hanno apprezzato il suo impegno e il sudore sulla maglia e per la maglia. Ma adesso si aspettano anche un cambio di passo davanti alla porta, si aspettano quei gol che tanto sono mancati al reparto offensivo (fatta eccezione per il capocannoniere Dybala e per il jolly El Shaarawy) e che hanno penalizzato il percorso della Roma in campionato. Belotti viene stimolato dallo staff di Mourinho e dalla squadra, lui sta lavorando tanto per avere la lasigliore condizione ed essere pronto per le prossime amichevoli in Algarve ma soprattutto per l’inizio della stagione.

Anche perché più si protrae l’attesa per l’arrivo del centravanti, più ci sono buone possibilità che lui possa giocare da titolare la prima di campionato contro la Salernitana. L’arrivo di un nuovo attaccante è inevitabile. Non solo perché l’infortunio costringerà Abraham a rimanere fuori fino alla prossima primavera, ma anche perché Belotti non ha dato sicurezze e la Roma non può rimanere scoperta in quel ruolo. Sarà compito dell’ex capitano del Torino convincere Mourinho di essere cambiato, anzi, tornato il centravanti che faceva gola a mezza Europa. Nel frattempo il Gallo corre, lavo ra, suda con l’obietto di tornare a cantare.