Corriere della Sera (M. Ferretti) – Gli mancava solo l’infortunio da rigore. Sbagliato, peraltro. E da ex. In pieno recupero, poi. E sotto di un gol. Qualcos’altro di brutto, nooo? Dybala, se non altro, il rigore da infortunato contro il Lecce lo aveva segnato. Lui, Belotti, invece no. Non v’è dubbio, del resto, che il guaio muscolare alla coscia destra patito dal Gallo contro il Torino sia direttamente riconducibile al tiro dal dischetto terminato drammaticamente sul palo.
Belotti aveva giocato pochi palloni e non era mai stato protagonista prima del calcio di rigore. Tutto lascia ritenere, perciò, che le cose siano andate incredibilmente in questa maniera. E che, quindi, la dea bendata si sia voltata per ben due volte dall’altra parte. La beffa e il danno. O viceversa. Periodaccio, per Belotti. Che ancora non è riuscito a segnare una rete in campionato e che non ha ancora convinto nessuno.
Il suo impatto con la Roma non è stato positivo, e non solo rapportandolo alle grandi attese che c’erano sul suo conto. L’ex capitano del Toro ha stentato a farsi valere, ha avuto anche parecchie opportunità per farlo ma il suo contributo alla causa è stato modesto. Inchiodato a un paio di gol in Europa. Ricordando quanto s’era sperato e detto sul suo conto al momento della firma con la Roma, un rendimento fortemente negativo.
C’è tempo, però, per recuperare il tempo perduto a patto che Belotti (ri)trovi in fretta la giusta condizione atletica. Ora questo infortunio da rigore lo costringerà, almeno questo raccontano da Trigoria, a contare i passi e gli scatti prima di poter tornare a un allenamento completo. Ah, che benedizione la sosta…