Gabriel Omar Batistuta, vecchia gloria della Fiorentina ed ex della Roma, parla in conferenza stampa da Firenze dall’Hotel Croce di Malta, davanti a decine di cronisti. Dopo i saluti di rito a stampa e tifosi presenti, Batistuta prende la parola:
“Sono un professionista, alla Roma ho dato il meglio di me ed in campo cercavo di fare del mio meglio. Quando ho giocato a Roma volevo vincere con quella maglia, l’ho dimostrato e lo stesso valeva per l’Inter e per il Qatar. Però il rapporto con Firenze è impossibile da eguagliare. Montella sta facendo grandi cose. Non mi sembrerebbe corretto e normale, soprattutto per il lavoro di Vincenzo. Anzi, penso che Montella resterà per un bel po’ a Firenze, 4 o 5 anni, il tempo che vorrà. Sta facendo un bel lavoro, non vedo perché cambiare. Alla Fiorentina potrei fare comodo in qualche modo ma non lo so: io ora sto in Argentina, a me piacerebbe fare l’uomo immagine dei viola, essere legato con un titolo alla società viola. Ci sono tante possibilità, non so cos’altro dire. Io per ora gioco a polo in Argentina e guardo le mucche tutti i giorni”.
Sulla Roma. “Potevamo vincere di più, per tre-quattro anni, ma sono accadute cose che ci hanno disturbato e non ce lo hanno permesso. C’erano le condizioni per farlo, con quella squadra e con quell’allenatore, in quell’ordine…”.
Su Destro e sugli altri giovani. “Tanti segnano 20 reti una stagione, poi in quella dopo ne segnano 4 e non sai mai che giocatori stai vedendo”.
Su Capello e su Montella. “Non so se abbia preso qualcosa di Capello: il mister era attivo fuori dal campo, il suo forte era quello, soprattutto, sapeva mantenere la concentrazione dei giocatori e gestire gruppi con tanti galli oltre ad esser bravo tatticamente. Non ho mai condiviso un ritiro con Vincenzo, non so come tratti i giocatori, non posso paragonarli”.
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