Corriere dello Sport (E. Donno) – Il Lecce torna all’Olimpico per affrontare una Roma che due anni fa, in Serie A, lo strapazzò con un pesante 4-0 e che nel suo stadio non gli lascia un punticino dalla stagione 2004-05.
Vi tornano anche, per la prima volta da allenatore, Marco Baroni e un romano verace come Arturo Calabresi, cresciuto nelle giovanili della Roma. “Giocherà dall’inizio come centrale“, ha annunciato ieri il tecnico.
Baroni, giunto alla Roma di Eriksson a 23 anni (“la Roma di Pruzzo e Conti, una squadra incredibile quella per un giovane come me che si stava avvicinando alla Serie A“) visse una stagione altalenante con diciannove presenze e due reti: una contro il Brescia (2-1), nella quale fece tutto lui (gol e autogol) e l’altra con l’Empoli, vinta anche per 2-1.
Baroni ha già ammonito i suoi uomini perché non pensino “a una trasferta premio ma come un’opportunità per tutti di misurarsi contro una squadra importante con atleti di livello internazionale. È una sfida contro noi stessi, al di là del valore dell’avversario“.
Il tecnico sa bene che la Roma vuole vincere: “Leggo che naturalmente ci tiene a passare il turno di Coppa dove non fa bene da qualche anno dopo aver vinto nove edizioni. Perciò avremo di fronte un avversario deciso a proseguire la sua corsa. Dinanzi a simile prospettiva il Lecce non può disputare una gara diversa da quelle che fa sempre. Non dobbiamo snaturare il nostro gioco, non possiamo sbagliare nulla, nemmeno una rimessa laterale“.