Il Tempo (A. Austini) – A casa dei più forti. Per non fare figuracce, innanzitutto. Poi tutto quello che arriva è guadagnato, ma la qualificazione si giocherà nell’ultimo turno con il Bate Borisov. Intanto la Roma affronta il terribile esame del Camp Nou senza niente da perdere.
Contro il Barcellona Garcia si aspetta almeno una prestazione coraggiosa, anche se, a sentirlo parlare e scrutando il suo volto tirato nella sala stampa dello stadio prima della rifinitura, non sembra nutrire chissà quale speranza. «Per noi – sottolinea il tecnico – una sconfitta o un pareggio non cambierebbero nulla. Solo la vittoria può incidere sulla classifica, quindi è giusto provare a fare l’exploit, anche se in pochissimi qui ci sono riusciti. Dovremo essere attenti dietro come all’andata e sfruttare le occasioni che ci capiteranno».
L’ultima versione del Barcellona a Madrid metterebbe paura a chiunque. «Non ho avuto bisogno di vedere il Clasico per capire che sono una grandissima squadra. I miei sanno di affrontare dei “mostri”, inutile mostrargli dei video con i movimenti dei loro attaccanti, dobbiamo avere fiducia nelle nostre qualità. Sappiamo già – prosegue Rudi – che loro avranno più possesso palla, noi dovremo essere organizzati e sfruttare gli spazi. Se penseremo solo a difendere, la partita la perderemo di sicuro. Ma il calcio è uno dei pochi sport in cui accade che la squadra meno forte possa vincere. E in passato ci sono state sorprese più grandi di un successo della Roma a Barcellona».
Se la giocherà in modo diverso rispetto agli standard, provando a difendere con un 4-1-4-1 e i reparti stretti fra loro. Sarebbe fondamentale la presenza di De Rossi, che ieri si è allenato con i compagni ma potrebbe restare in panchina: l’ecografia dei giorni scorsi ha mostrato una piena guarigione dell’ematoma alla coscia, però il mediano quando forza avverte ancora dolore. «All’andata – ricorda Garcia – Daniele fece una partita molto intelligente, ma stavolta dobbiamo valutare se ci sono rischi: in quel caso non giocherà. È una partita importante, ma quella decisiva sarà l’ultima. Il destino potrebbe essere nelle nostre mani se il Bayer non vince a Borisov, oppure dovremo sperare che ilBarcellona poi faccia risultato a Leverkusen».
Come a dire: De Rossi è meglio tenerselo per la gare in cui si può vincere. Ma quando parla Rudi il bluff è sempre possibile. In sala stampa lo ascolta anche Sabatini, in realtà molto più interessato ai complimenti fatti in mattinata da Luis Enrique e Dani Alves a Florenzi: per il diesse il mercato è sempre aperto. Sulla partita ammette che «certamente non sarà alla pari perché sarebbe pretestuoso pensarlo contro il Barcellona, però ce la giocheremo. Non stiamo male neppure noi». Pjanic vuole mostrare dal vivo i suoi colpi al Barcellona, che lo segue da tempo. «È sempre bello – ammette il bosniaco – essere accostato a certe squadre, io penso solo a vincere con la Roma, poi nel calcio non si sa mai». Vale anche per stasera.