La Gazzetta dello Sport (P. Archetti) – La Cremonese non aveva mai vinto in questo campionato, rendendo ancora più epico questo 2-1. Escono da trionfatori Frank Tsadjout e Daniele Ciofani. L’esito non è uno scandalo, la Roma che cercava l’aggancio al secondo posto è sembrata altezzosa, convinta di poter vincere e impreparata all’aggressione alta dei padroni di casa.
È andata in sofferenza per lunghi tratti, sia subendo le reti, sia non riuscendo a organizzare per un’ora trame efficaci. Oltre al mancato aggancio, deve registrare il sorpasso della Lazio.
Mourinho, espulso per la terza volta, a inizio secondo tempo, ha chinato il capo ancora una volta di fronte a Ballardini, che lo aveva eliminato in Coppa Italia a inizio mese, sempre con questo risultato.
La rete al 17′ frutto del movimento su tutta la linea d’attacco dato che l’assist di petto, per la botta di Tsadjout, è di Valeri, esterno sinistro finito nella casella del centravanti sulla verticalizzazione di Benassi. La Roma ansia nella reazione, viene coinvolta in tanti errori tecnici che mandano spesso il pallone a sfiorare i condomini fuori. Dybala di rado esce vincitore dei duelli, Spinazzola è scordato sulla sinistra, Pellegrini non ha idee, Zalewski sbaglia troppo.
Comunque per recuperare la Roma può sfruttare la completezza d’organico. Manca soltanto lo squalificato Smalling, e si nota nella scena dei due gol, ma c’è la prima da titolare di Wijnaldum, uno dei pochi da salvare. Belotti non va oltre due ammonizioni procurate.
Però Mourinho dalla tribuna ordina un cambio quadruplo, poi seguito dal quinto: con Abraham, El Shaarawy, Matic, Solbakken e Karsdorp dopo l’inizio della ripresa la Roma si mette 4-2-4 e scava il buco dietro la difesa, ben sfruttato da Spinazzola servito da Matic.
L’inizio della rimonta? Macché: i grigiorossi sfruttano una dormita della difesa giallorossa: Ciofani mette in azione Okereke, su sui esce Rui Patricio stendendolo dopo il tiro. Il rigore di Ciofani fa esultare tutta Cremona.