Baldissoni incontra Totti. L’annuncio slitta ancora

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Il Messaggero (S.Carina) – Non è la Tigre narrata da Salgari, ma quanto basta per solleticare la fantasia. Il Principe della Malesia sogna Totti. Si chiama Johor, è proprietario della Johor Darul Ta’zim, e già in passato riuscì a convincere una stella del calcio mondiale come Aimar ad accettare la sua proposta economica stellare. Poi la vicenda finì malissimo (l’argentino giocò soltanto 8 gare per ripetuti infortuni e il Principe, infuriato, strappò l’accordo biennale) ma a Francesco, seppur lusingato, interessa poco. Perché la sua scelta l’ha fatta: giocare ancora un anno con la maglia della Roma. E ieri, nonostante da Trigoria continui a rimbalzare come un mantra il messaggio che della questione se ne occupa esclusivamente Pallotta, ne ha parlato ancora una volta vis a vis con Baldissoni. Era accaduta la stessa cosa anche la scorsa settimana, prima che il dg volasse poi negli Usa. Nelle ultime ore il bis, soprattutto per fare il punto della situazione dopo il viaggio a Boston. Concluso l’allenamento, Francesco si è intrattenuto col dirigente. Non aveva avuto modo di incrociarlo già venerdì, l’occasione si è presentata ieri. Un incontro che è servito per conoscere tutte le sfaccettature della questione. Francesco del resto non arretra, vuole giocare ancora un anno. E la disponibilità ad accontentarlo sembra ormai accertata.

COUNTDOWN INIZIATO – In precedenza, come gli accade da 23 anni, Totti era arrivato prestissimo al centro sportivo. Aveva fatto colazione e poi si era allenato dimostrando sia di aver smaltito il problema muscolare sia di aver ritrovato una serenità invidiabile. Durante la seduta ha scherzato e dispensato battute a ripetizione, rallegrando così i compagni di squadra. Al netto delle comunicazioni ufficiali che arriveranno dopo Genoa-Roma, Francesco ha capito ormai da giorni che l’aria attorno a lui è cambiata. Dal primo colloquio con Baldissoni della scorsa settimana al messaggio distensivo del giorno dopo sul blog («I miei gol devono unire, non dividere») sino ad arrivare all’incontro con Spalletti di qualche giorno fa, anche ai suoi occhi i segnali inequivocabili di un avvicinamento alla sospirata fumata bianca non mancavano. Ieri il nuovo rendez-vous. Il tempo di parlarsi, chiarire la vicenda, capire la posizione della società e darsi appuntamento a breve. A Trigoria nessuno (ufficialmente) sa nulla ma tutti scommettono sull’happy-end. Il countdown è iniziato: non resta che attendere.

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