La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – «È solo un equivoco, per i tifosi non cambierà niente». Mauro Baldissoni, ieri a Trigoria, ha provato a spiegare nel dettaglio che le nuove misure di sicurezza dell’Olimpico non intaccheranno più di tanto la vita di chi andrà a vedere una partita. Vero, nel caso delle telecamere e delle immagini che saranno acquisite dalle forze dell’ordine, meno vero nel caso dei parcheggi a disposizione dei tifosi. In sostanza, ha detto ieri il direttore generale della Roma, non sarà più possibile parcheggiare dove non consentito dalla segnaletica. Addio, quindi, a macchine sui marciapiedi o al centro della strada: «Per motivi di sicurezza, in un contesto internazionale particolare, serve liberare alcune arterie di accesso. Non ci deve essere un’associazione tra tifoso e criminale, noi insisteremo su questo concetto. Il nostro obiettivo è quello di abbattere tutte le barriere, stiamo progettando uno stadio che non ne contenga nessuna».
CAOS PARCHEGGI – Ma intanto il «vecchio» Olimpico rischia di restare deserto per gran parte della stagione, come è stato per la scorsa. Per chi andrà in macchina allo stadio, una volta esauriti i parcheggi classici (strisce blu, bianche, garage), ci saranno due aree, viale della VXII Olimpiade e piazzale Clodio (e viale di Tor di Quinto in casi speciali), dove steward e polizia municipale si occuperanno di indirizzare e accogliere i veicoli. Poi da lì sarà possibile andare all’Olimpico a piedi o con i mezzi pubblici: in teoria contro Udinese e Porto non dovrebbero esserci problemi, il vero banco di prova sarà per le grandi sfide.