Milan Badelj, centrocampista della Fiorentina, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport alla vigilia del match contro la Roma. Questo uno stralcio delle sue dichiarazioni:
Domani contro la Roma c’è in palio un posto in Champions…
«La Fiorentina può centrare questo traguardo che sarebbe fantastico vista la forza delle nostre rivali. Roma, Napoli e Inter hanno grande potenza economica, ma sul campo non sono lontane. Il terzo posto è un traguardo concreto, non è un sogno. Mi piace giocare all’Olimpico. L’anno scorso abbiamo vinto 2 a 0 in Coppa Italia e 3 a 0 in Europa League. Stavolta sarà più dura».
Perché?
«Perché la squadra giallorossa dopo il cambio di allenatore ha infilato una striscia di vittorie. Ora hanno il morale alle stelle».
Che idea si è fatto del caso Totti?
«Da fuori è impossibile giudicare. Smettere di giocare a calcio è difficile. Per i campioni e per i giocatori normali. Il nostro non è un lavoro, è un grande divertimento. Una passione unica. Solo Totti può decidere quando dire basta. Quest’anno Kobe Bryant, un altro numero uno al mondo, ha capito che era arrivato il momento di chiudere. Kobe mancherà al mondo del basket ma “quel giorno” arriva per tutti».
Il suo idolo da ragazzino?
«Zidane. Poi, ho sempre seguito con grande attenzione il modo di stare in campo di Modric e Xabi Alonso. Ma Zidane era Zidane».
Il centrocampista italiano che più ammira?
«Pirlo è stato un numero uno nel mondo. Mi piaceva anche De Rossi, ma due-tre anni fa. Oggi il centrocampista della Roma non è più a certi livelli. Il tempo passa per tutti. In serie A oggi i più forti sono i miei compagni di squadra Borja Valero e Vecino. E’ facile giocare insieme a loro».