Il Messaggero (S.Carina) – Avanti con Bacca. Nonostante le smentite di rito («Non abbiamo intenzione di cederlo, se qualcuno lo vuole paghi la clausola di 30 milioni», ha tuonato ieri il Siviglia; «La Roma? Non c’è nulla», la replica dell’agente Barila) il colombiano, dopo aver detto sì nei giorni scorsi alla proposta giallorossa (3 milioni più bonus per un contratto pluriennale), aspetta la Roma. Che a sua volta attende la conclusione della Coppa America e il ritorno del centravanti in Spagna. A dispetto delle schermaglie dialettiche, il club andaluso e il centravanti hanno un tacito accordo per lasciarsi con reciproca soddisfazione qualora arrivasse un’offerta ritenuta vantaggiosa per entrambi. Chissà se però qualcuno ha già avvisato Bacca del modus operandi di Sabatini che ama lavorare su più tavoli, raggiungendo molteplici intese con più calciatori per abbassare i costi dei rispettivi cartellini e poi virare solamente in extremis sull’affaire ritenuto più vantaggioso. Per informazioni chiedere a Konoplyanka che a gennaio dopo l’assalto fallito a Luiz Adriano, è stato virtualmente un calciatore della Roma per 24-48 ore. Poi la volontà di Garcia di avere comunque un centravanti in rosa al posto di Destro e il solo posto a disposizione per tesserare un extracomunitario, hanno portato il ds a mollare l’ucraino e scegliere Doumbia.
Della serie: le sorprese, quando c’è Sabatini di mezzo, non vanno mai escluse. Anche perché a Trigoria continuano ad essere proposti attaccanti. Lo stesso Dzeko, già accostato ai giallorossi, paradossalmente è un’operazione più accessibile a livello di cartellino(intermediari hanno garantito che si può prendere con 18 milioni) anche se poi appare difficile trovare scappatoie all’ingaggio-monstre. Per questo continuano a circolare altri nomi tipo Mitrovic che però, nelle idee del club, andrebbe eventualmente affiancato da un centravanti d’esperienza.
Senza contare che non trascorre un giorno che un attaccante non sia proposto. Con Raiola nelle settimane scorse si è accennato anche a Balotelli. Discorso scemato sul nascere: Super Mario non viene considerato adatto al progetto-Roma.Potrebbe esserlo Rondon. Venticinquenne venezuelano, di proprietà dello Zenit dove ha segnato 20 gol in 36 partite: si può prendere con una quindicina di milioni. Ma anche in questo caso, dopo qualche contatto, Sabatini non ha dato seguito all’interesse.
WEEKEND DI LAVORO – Intanto tra oggi e domani il ds è atteso nuovamente a Milano per definire i riscatti di Nainggolan e Bertolacci oltre all’acquisto di Iago Falque. Se con i sardi oramai si parla solamente di cash (tolte le contropartite tecniche dalla trattativa), la differenza tra le parti si aggira attorno al milione, milione e mezzo (16 l’offerta). Astori è uscito dall’operazione da tempo (su di lui Juventus e Milan) mentre per Ibarbo è probabile che venga fatto cadere l’attuale diritto di opzione (12,5) a favore della Roma per stipulare un nuovo accordo che contempli un prestito da scalare sulla somma pattuita lo scorso gennaio. E Bertolacci? Aspettando l’incontro con il Genoa (operazione pressoché definita per 16 milioni più 2 di bonus) ieri a Trigoria si è visto l’agente Lucci, che cura gli interessi del centrocampista. Il ritorno a casa prevede infatti un sostanzioso ritocco all’ingaggio e inevitabilmente il prolungamento dell’intesa (ora sino al 2017). Bertolacci al Genoa guadagna 700 mila euro: si ragiona su compensi pressoché raddoppiati, bonus inclusi. Le parti ne hanno iniziato a parlare, con Sabatini che ha ribadito per l’ennesima volta al ragazzo che l’intenzione di Garcia è quella di farlo restare e rientrare nella rotazione in mediana con Pjanic, De Rossi, Nainggolan, Strootman (quando sarà a disposizione) e Keita. A proposito del maliano: intesa raggiunta nei giorni scorsi per il rinnovo di un anno. Manca soltanto la firma.
MOHAMED, NUOVO TENTATIVO – Ma il mercato giallorosso è caratterizzato spesso anche dai ritorni di fiamma. E l’essersi lasciato sfuggire Salah, dopo averlo bloccato a gennaio, non è andato giù a Sabatini che ha riallacciato i rapporti con l’entourage del calciatore. Con Gervinho all’Al Jazira e Ljajic in attesa di offerte, Iago Falque non basta. Chissà cosa ne penserà l’egiziano, lusingato e scaricato non più tardi di 6 mesi fa.