Il Tempo (T. Carmellini) – “Oggi inizia il nostro campionato“, aveva tuonato Ranieri alla vigilia della sfida tutta giallorossa contro il Lecce. E così è stato, perché dopo un avvio faticoso la Roma si sblocca e chiude in scioltezza una partita che ha rischiato più volte ci complicarsi. Tanto più in una di quelle stagioni che devi solo sperare finiscano il prima possibile. I nomi a questo punto contano poco: dopo venti minuti si fa male un giocatore, al suo posto entra un ragazzino semi-esordiente e al primo intervento causa un rigore che azzera il minimo vantaggio conquistato dal primo gol in campionato di Saelemaekers. Lì si spegne la luce, riappaiono vecchi fantasmi ed è buio pesto fin quando, dall’ennesimo gruppone in area pugliese spunta la «tigna» di Mancini.
È il soffio di vento che spazza le nubi dal cielo della Capitale e cambia tutto: il ragazzo (Saud) che aveva sbagliato risorge, la piazza in mezzo per un compagno poco più giovane di lui (Pisilli) che infila un gran gol e porta a tre la Roma davanti al suo pubblico tornato a sorridere. Il terzo esordio della stagione lo firma Koné, che segna il suo primo gol all’Olimpico. Finisce in festa, per quanto possa esultare una squadra partita per puntare alla Champions e che dopo quindici giornate si ritrova con soli sedici punti in classifica. Ma serviva un momento di svolta ed è arrivato con questo successo che dà morale a un gruppo che ne aveva maledettamente bisogno. Adesso avanti così e senza mai voltarsi indietro.
Foto: [Paolo Bruno] via [Getty Images]