Corriere della Sera – Fuga dagli stadi, la A continua a perdere spettatori

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Tutti davanti alla tv, sempre di meno allo stadio. È il calcio (italiano) del Terzo millennio, che per sopravvivere è stato costretto a vendere anche l’anima alle tv, trasformato in uno spettacolo da salotto. Del resto la situazione degli stadi italiani non incoraggia certo la volontà degli spettatori di andare allo stadio, con la conseguenza che anche le riprese televisive esportate all’estero non sono un gran biglietto da visita per il calcio italiano. Nel primo trimestre 2015, la media delle presenze negli stadi è arrivata a quota 21.850 presenze, -6,9% rispetto al dato finale del campionato 2013- 2014 (23.481), -0.9% rispetto al primo quadrimestre di questo campionato (22.051). Il dato è stato diffuso dall’Osservatorio Calcio italiano. In controtendenza, c’è l’affluenza degli spettatori alle gare interne della Roma: 41.109 presenze (+1,7% rispetto al dato complessivo della stagione scorsa). La Juve ha consolidato la propria posizione (media di 38.330 paganti, incremento di 0,0052%), passando nella classifica dal quinto al secondo posto. La squadra bianconera è anche quella che garantisce le maggiori presenze quando gioca in trasferta: miglior dato stagionale contro i bianconeri per Cesena, Lazio, Roma, Napoli, Palermo e Udine. Il Milan ha pagato i risultati di questi tre mesi, con un decremento del 4,6% rispetto all’anno scorso, ma, vista la crisi generale, la media di 38.032 spettatori (la conferma che San Siro è enorme per i parametri attuali) gli consente addirittura di salire dal quarto al terzo posto. Caduta verticale per le presenze di Inter e Napoli: la media dei nerazzurri è scesa a 33.669 spettatori (-27,2% rispetto all’anno scorso) e hanno perso tre posizioni (dalla prima alla terza); per il Napoli il calo è stato del 19,7% e ora la media è di 32.631 spettatori. Dopo il flop della stagione 2006-2007, quella dopo Calciopoli, con la Juve in B (come il Napoli in corsa per la promozione), che aveva fatto registrare il minimo storico di 19.711 presenze, si era registrata una significativa risalita, fino alla media di 25.779 presenze nel 2008-2009; il dato aveva tenuto nel 2009-2010 (25.570), poi era iniziata la discesa, con quota 25.000 presenze ormai irraggiungibile. C’è il rischio di chiudere intorno a una media di 20.000 presenze a partita a fine campionato.

Corriere della Sera 

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