Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Ferie forzate. Forse la descrizione delle vacanze di Mile Svilar è un po’ troppo esagerata, ma è un dato di fatto: il portiere non avrebbe voluto riposarsi adesso ma far parte della spedizione per l’Europeo.
Già, ma con quale nazionale? Ecco, questo è il grande motivo per cui non sarà in Germania. Svilar, portiere serbo naturalizzato belga, avrebbe voluto giocare insieme a Lukaku, ma alla fine ha perso anche la chiamata di Stojkovic. Svilar è nato e cresciuto ad Anversa, in Belgio, dove ha frequentato tutte le selezioni giovanili tranne l’Under 20. È di famiglia serba e nel 2021 Svilar aveva deciso di seguire il legame di sangue debuttando nell’amichevole contro il Qatar. Poi nessun’altra chiamata da parte del ct Stojkovic fino alla sosta delle nazionali dello scorso marzo quando la Serbia lo avrebbe voluto chiamare per inserirlo nel gruppo dei papabili per Euro 2024. Ma Svilar a quel punto ha detto no.
Il portiere ha deciso di giocare per il Belgio. Quindi prima il rifiuto alla Serbia motivando la scelta, poi il problema che ha bloccato tutto: «Lo seguiamo, ma per questioni regolamentari non possiamo utilizzarlo», le parole gelide del ct del Belgio. Tutta colpa di quell’amichevole del 2021. Così, paradosso, il miglior portiere dell’ultima Europa League guarderà il torneo da casa.
In attesa di tornare ad allenarsi a Trigoria, ma anche in attesa da parte del nuovo direttore sportivo della Roma Ghisolfi. Infatti è da tempo nell’aria il rinnovo di contratto dell’estremo difensore rivelazione della Serie A che attualmente percepisce circa 700 mila euro netti a stagione. E allora il portiere serbo-belga aspetta di vivere la sua prima intera stagione da protagonista con la maglia della Roma per confermare quanto visto negli ultimi mesi e meritarsi una nuova chiamata in nazionale. Quale? Se non ci saranno clamorose svolte la Serbia, quella che il papà Ratko vorrebbe che difendesse.