Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, al termine della gara contro la Roma ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:
GASPERINI IN CONFERENZA STAMPA
Più deluso o soddisfatto?
Tutte e due le cose. Sono soddisfatto dalla partita che abbiamo fatto. La squadra era molto nuova però ha giocato con buone idee e grande personalità. Sono deluso perché siamo andati vicinissimi a vincere questa partita che probabilmente avremmo anche meritato.
Molta differenza tra i due tempi…
Sì il primo tempo, a parte il gol di Pastore, direi che è andato molto a favore nostro. La Roma ha dei giocatori importanti da poter inserire. Non solo Nzonzi ma in attacco Schick, Kluivert che sono freschi e veloci. Noi abbiamo perso il nostro modo di giocare perché dietro non siamo abbastanza rodati, avevamo 7 giocatori nuovi in campo. Nel momento che la Roma ha cambiato abbiamo faticato . Abbiamo perso un buco centrale. Ho dovuto aggiustare la difesa con l’ingresso di Toloi e il centrocampo con l’ingresso di De Roon. Un errore dei ragazzi è che non ci siamo ancora trovati e con i nuovi non abbiamo ancora abbastanza curriculum alle spalle e con il cambiamento siamo andati in difficoltà.
GASPERINI A SKY
Turnover ma il prodotto non cambia…
In campo ci sono i giocatori, hanno fatto una grande partita. Un pareggio che ci lascia un po’ di amaro perché stasera c’era la possibilità di vincere la partita.
Cosa vi è mancato?
Siamo stati molto bravi in tutte le situazioni, quando loro hanno cambiato ci è mancato un po’ di randagio dietro. Abbiamo aperto un po’ di buchi centralmente, il gol di Florenzi ha dato speranza alla Roma. Poi i giallorossi hanno messo dentro giocatori importanti. Avevamo gli spazi per tornare a vincere la partita.
Un grande Zapata. Si aspettava che con pochi allenamenti Rigoni fosse così pronto?
Zapata ha messo grande tecnica e fisicità. Rigoni è un giocatore con caratteristiche importanti, dovremo vedere anche la sua duttilità per coprire altri ruoli, è un giocatore di valore. Davanti abbiamo fatto bene.
Gli attaccanti erano stanchi, hai avuto il rimpianto di esserti giocato i cambi troppo in fretta?
No, erano una necessità. Non era facile, Nzonzi ci stava mettendo in difficoltà, avevamo molti ragazzi che erano alla prima partita non avendo giocato neanche le amichevoli. Avevo bisogno di aggiustare centrocampo e difesa. Sono stati bravi lo stesso, una volta riassestati centrocampo e difesa siamo stati pericolosi.
Primo tempo perfetto. Ti sei evoluto?
La mia idea di calcio è sempre quella. Cambiano gli avversari, non ce ne accorgiamo ma negli anni tatticamente e per modo di giocare ci sono squadre diverse per approccio e modo di stare in campo. Fai dei cambiamenti e non sei sempre lo stesso. Ho avuto la fortuna di allenare grandissimi giocatori, potrei dire Perotti, Palacio, Milito, Gomez. Quando andai all’Inter era in grande difficoltà, poi loro sono una società importante che tornerà ad essere grande.
Sembravano compagni da una vita i suoi ragazzi…
Alcuni hanno fatto la preparazione insieme. Altri sono arrivati da poco, quindi vuol dire che il calcio che propongo è abbastanza semplice. Le cose semplici a volte sono le più redditizie.
Avete fatto molti gol…
Sì abbiamo fatto sempre tanti gol, tranne che col Copenaghen dove abbiamo tirato molto. Per noi è fondamentale andare in Europa per la nostra gente perché ci seguono ovunque. Sarebbe un traguardo importante per dare soddisfazione ai nostri tifosi.