La Repubblica (M. Juric) – Tammy Abraham e Paulo Dybala è la nuova “bromance” a tinte giallorosse che fa sognare i tifosi. Domenica sono stati gli assoluti protagonisti della vittoria contro la Fiorentina, con l’inglese nelle vesti dell’assistman e la Joya in quelle di finalizzatore.
Un’intesa evidente dimostrata in campo e confermata a parole. Con Dybala ad indicare Abraham al momento dell’esultanza e lo stesso inglese ad esultare insieme alla Joya. Sponde e assist diventati balletti in campo e post social, in un rapporto sempre più profondo tra i due.
Abraham rifinisce definendolo “il mio partner”, Dybala finalizza e lo ringrazia pubblicamente: “I due gol sono suoi“. Segnali di un’intesa sempre più profonda che potrà solo migliorare con il tempo. “C’è una bella connessione tra noi, ma in futuro sarà ancora meglio”, assicura l’inglese. Perché la storia del nuovo tandem romanista è ancora giovane, ma porta con sé dei numeri inequivocabili.
La coppia d’attacco Dybala-Abraham ha giocato cinque partite in Serie A, con tre vittorie, un pareggio e una sconfitta. Ma è il saldo personale a fare impressione. Dybala ha segnato 5 gol fornendo 2 assist al compagno, trasformati in 2 gol da Abraham a cui si aggiungono i 3 assist per l’argentino. I due si cercano e si trovano, con il risultato di un attacco che funziona e di una Roma che vince.
Il tutto senza Nicolò Zaniolo, attualmente il terzo incomodo in uno schieramento offensivo che sembra aver trovato il suo equilibrio. Nelle cinque occasioni in cui il 22 giallorosso non è stato disponibile – tra infortuni e scelte tecniche Mourinho ha sempre schierato in attacco la coppia Dybala-Abraham. Che, tranne a Udine, ha sempre risposto presente. Evidenze statistiche che diventano allarme se si analizza un altro dato: il 70% dei gol segnati dalla Roma in campionato (16 su 23) sono arrivati senza Zaniolo in campo.