In previsione del big match di venerdì sera abbiamo scelto di farvi rivivere una delle sfide tra giallorossi e partenopei che vede protagonista, decisivo ieri come oggi, il numero dieci giallorosso Francesco Totti.
E’ il 4 ottobre del 2009 e la Roma di Claudio Ranieri si appresta ad affrontare gli azzurri di Roberto Donadoni. Entrambe le squadre vengono da un inizio di stagione tutt’altro che esaltante. Nelle prime 6 giornate infatti i capitolini hanno conquistato 8 punti, con l’avvicendamento in panchina Spalletti-Ranieri avvenuto già dopo la seconda gara di campionato, mentre i campani soltanto 7, un punteggio che mette sulla graticola la posizione di Donadoni.
Ranieri punta deciso sul motto ‘squadra che vince non si cambia’ e dopo 2 vittorie e 2 pareggi nelle prime quattro uscite da allenatore romanista, non modifica il 4-4-2 come assetto di partenza. Il tecnico di San Saba deve far fronte alle assenze di Juan e Menez che vengono rimpiazzati da Andreolli e Cerci. La formazione della Roma recita così: Julio Sergio, Motta, Andreolli, Burdisso, Riise, De Rossi, Pizarro, Cerci, Perrotta, Totti, Vucinic. Dall’altra parte Donadoni conferma il proprio 3-5-2 per la gara da dentro o fuori riguardo la sua permanenza in casa Napoli. Gli undici scelti dal tecnico bergamasco per fronteggiare i giallorossi sono: De Sanctis, Rinaudo, P. Cannavaro, Contini, Maggio, Gargano, Cigarini, Hamsik, Datolo, Lavezzi, Quagliarella. Tutto è pronto e alle ore 15 il signor Banti di Livorno fischia il calcio d’inizio.
PRIMO TEMPO – L’undici romanista conferma il proprio trend positivo da quando Ranieri si è insediato a Trigoria e mostra dai primi minuti una manovra ariosa con uno schieramento ordinato. Il Napoli, invece, inizialmente arranca tentando di non rimanere schiacciato in difesa con lo scorrere delle fasi di gioco. Al 4′ la Roma rischia di passare con Perrotta ma è bravo De Sanctis a neutralizzare. Giallorossi sfortunati anche sul piano degli infortuni con Motta prima e Julio Sergio poi che sono costretti a lasciare il campo rispettivamente a Cassetti e Lobont. Proprio il portiere romeno, pochi istanti dopo una buona occasione capitata sui piedi di Quagliarella, è decisamente non impeccabile su un innocuo tiro di Lavezzi. La frittata è fatta e il Napoli al 25′ passa in vantaggio. Passano solo 12 minuti e la Roma riequilibra, meritatamente, il match: cross dalla sinistra di Vucinic, sfiora Perrotta e Totti con una strana ma decisiva deviazione sotto porta batte De Sanctis. E’ 1-1, risultato con cui le due squadre vanno a riposo.
SECONDO TEMPO – Dagli spogliatoi non riemerge la figura di Alessio Cerci. E’ il francese Faty a prenderne il posto. Il Napoli, invece, presenta gli stessi undici del primo tempo. Nella prima parte della seconda frazione il ritmo cala visibilmente e la partita diventa piuttosto noiosa. Ci pensa allora Totti ad illuminare ancora una volta la scena, prima con un tiro respinto coi piedi da De Sanctis ed in seguito con una botta potente e precisa da fuori area che si insacca all’angolino alla destra del portiere abruzzese. E’ il 62′ e la Roma passa in vantaggio. Il capitano, però, subito dopo il gol si blocca per un fastidioso dolore al ginocchio avvertito al momento del tiro. Rimarrà in campo ma soltanto perché i giallorossi hanno esaurito i cambi, conducendo stoicamente i propri uomini alla conquista dei tre punti da vero leader. Donadoni prova a buttare nella mischia Denis ed Hoffer ma è tutto inutile. E’ anzi la Roma a sfiorare più volte il tris, in particolare con Faty che va vicino ad un gol da manuale del calcio. Al 94′ Banti fischia tre volte. Gioco, partita, incontro. La Roma prosegue nella propria risalita in classifica mentre il Napoli si appresta a dare l’addio a Donadoni. Dal successivo match interno contro il Bologna sulla panchina partenopea ci sarà Walter Mazzarri.