L’avvocato Lorenzo Contucci, vice presidente di My Roma, ha parlato ai microfoni di un’emittente radiofonica romana parla del prossimo incontro Roma-Napoli e del problema della discriminazione territoriale.
Cos’ è la discriminazione territoriale?
Basta leggersi la modalità di vendita dei biglietti di Roma-Napoli, questo è un chiaro esempio di discriminazione territoriale. Però si deve sempre fare una distinzione: insulto territoriale e discriminazione.
Mi deve essere sfuggito il momento in cui hanno daspato Borghezio o Calderoli…
Se si applicasse lo stesso metro di giudizio avremmo un ramo in meno del Parlamento. Abbiamo un paradosso in Italia. Lo stadio di per sé è un luogo eccezionale, a me non da fastidio se mi insultano allo stadio, mi da fastidio se lo fa un politico in tv.
Perchè hanno riaperto lo stadio, per Milan-Udinese?
Hanno riaperto Milan-Udinese perché sapevano che altrimenti dalla prossima giornata avrebbero avuto tutti gli stadi chiusi. Abete ha applicato una sanzione dell’Uefa, per una cosa che però l’Uefa non prevede come la discriminazione territoriale.
Quanto c’entra la nostra storia più recente rispetto ad altri paesi?
C’èntra moltissimo, perchè anche in altri Paesi c’è discriminazione territoriale, solo che hanno radici molto più profonde. Noi siamo ancora figli della rivalità fra comuni.
Qual è il disegno finale? Qual è l’approdo di questo percorso?
Il disegno è economico e sociale. Sociale perché si vuole far vedere un certo tipo di vita attraverso il calcio, economico perché si vuole far diventare gli stadi di calcio come quelli di football americano, con lo spettatore passivo.