Stadio As Roma, Pancalli: “Da quello che leggo sui giornali è un progetto fumoso. Incontri? Niente in agenda, per ora”

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E’ intervenuto ai microfoni delll’emittente radiofonica romana centro suono sport l’assessore allo Sport del comune di Roma Luca Pancalli. Ecco le sue parole a proposito dello stadio dell’As Roma

Si parla molto di Roma come candidata per le Olimpiadi del 2024. Un’occasione che speriamo di cogliere, è concreta?
Siamo partiti in quarta e forse abbiamo per l’ennesima volta non dato il migliore esempio di noi. Oggi si può dire che nel momento in cui Tokyo ha vinto 2020 si è riaperta per noi un’opportunità di verificare se esistono le condizioni. Non mi scandalizzo che ci siano anche altre città che sognano in Italia, come Milano e Venezia, ma noi forse siamo leggermente in vantaggio. Può essere una grande opportunità.

Per quanto riguarda le rivali?
Non si conoscono ancora. La candidatura sarà decisa dal Comitato Olimpico Internazionale nel 2017 e bisogna passare attraverso una procedura di selezione fatta dal CIO stesso. Diciamo che Parigi, tra tutte, è una concorrente agguerrita.

Senza la presenza di un quadro normativo per Roma 2024 e dopo lo stop di Fiorentino, vicepresidente di Unicredit, secondo cui lo stadio è un progetto non in agenda e al contrario le dichiarazioni fiduciose di Pallotta, cosa può dirci rispetto alla posizione del Comune?
Io leggo quello che i giornali scrivono, non abbiamo in agenda alcuna richiesta. Dal 27 di giugno, giorno in cui mi sono insediato, non ho ricevuto niente. Per quanto riguarda la Lazio invece abbiamo avuto un incontro con il presidente Lotito, ma è stato un colloquio a 360 gradi e non specifico.

Rispetto a Tor di Valle, l’area individuata dall’A.S.Roma per la costruzione dello stadio, cosa ci può dire?
Al momento io leggo la notizia dell’area sui giornali. Il giorno in cui verrà posto il problema allora potremo valutare. Ora come ora è tutto fumoso, sono notizie giornalistiche e sul tavolo non abbiamo niente. Il Comune, ovviamente, nell’interesse della città dovrà porre delle condizioni anche perché altrimenti non si potrebbe andare avanti in maniera diversa.

Come trova il calcio di adesso lei che lo ha vissuto in un momento drammatico come calciopoli?
Secondo me è migliorato rispetto alla situazione dell’epoca dove il problema era endogeno e coinvolgeva tutto il sistema. Ora invece sembra essere il sistema stesso vittima di organizzazioni criminali esterne. Un sistema che fatica ma sta meglio rispetto a come stava nel 2006. Si parla anche di violenza negli stadi, ma non bisogna fare come invece accade spesse di tutta l’erba un fascio. Esistono tifoserie virtuose e dal 2007, dopo il dramma di Catania con la tragica morte dell’ispettore Raciti, tranne qualche episodio che però non fa parte delle tifo e del calcio, la situazione mi sembra migliorata.

Se nel momento in cui lei era commissario della FIGC, Agnelli avesse rivendicato gli scudetti, lei come avrebbe risposto?
Sono uno che rispetta le norme quindi avrei risposto ad Agnelli secondo quelle che sono le norme.

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