Come fai a dimenticare l’Italia? Impossibile. Roma, Milan, Fiorentina. La carriera di Alberto Aquilani parla da sé. E quella maglia azzurra poi, che ricordi… Compagni di squadra indimenticabili per O médio, volato allo Sporting Lisbona dopo la fine del rapporto con la Fiorentina. Già, i viola. Adesso in testa alla classifica allenati da un… portoghese. “I miei ex compagni – ammette Aquilani a Record – mi parlano incredibilmente bene del suo lavoro. Non lo conoscevo da allenatore, poco invece come calciatore della Juventus. E mi hanno detto – sorride – che somiglio a lui… A Firenze sono tutti contenti e i risultati si vedono perché la squadra è prima in classifica”.
Dall’Italia al Portogallo, prima di Aquilani lo stesso percorso lo ha compiuto Cristante. Destini legati dal rossonero del Milan: “Ci siamo allenati insieme diverse volte e ha giocato con noi anche un paio di partite. Ho potuto constatare in prima persona che è un calciatore di grande qualità. Non so nulla sul suo futuro, ma arrivare dall’Italia al Portogallo non è così semplice come sembra perché anche qui è pieno di grandi campioni. Ma lui farà strada”.
Il nastro dei ricordi si riavvolge. Buffon, Ibrahimovic. Compagni indimenticabili. Eppure… “Se devo sceglierne solo uno, scelgo Totti. Da bambino lo guardavo come un idolo, poi ho realizzato il sogno di giocare al suo fianco. Siamo diventati amici. E come giocatore è il più grande”.
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