Corriere dello Sport (L. Scalia) – Su un campo piccolo, stretto e disastrato (ma come rimbalzava la palla?), la Roma di De Rossi perde per la prima volta in campionato e viene piegata dalla Fiorentina dell’ex giallorosso Aquilani di misura. Un ko comunque indolore guardando la classifica che vede Tripi e soci sempre al primo posto.
Ma è stata una giornata no dall’inizio alla fine. Condizionata, come quella dei grandi, da un giallo legato a una decisione presa e poi cambiata dall’arbitro Cascone di Nocera Inferiore. Minuto 43: la Fiorentina calcia una punizione dalla trequarti, Seck colpisce di testa, Mastrantonio para, ma sulla linea di porta Faticanti tocca la palla con il braccio. Il gesto tra l’altro non sembra involontario. L’arbitro vede, fischia il rigore e indica il dischetto ma nel giro di una manciata di secondi cambia decisione e indica il centro del campo perché Agostinelli si fionda sul pallone, quello deviato da Faticanti, e deposita in rete. Il punto del 2-1.
La Roma non ci sta e protesta. Tutta la sequenza dura pochi secondi, Cascone infatti ha indicato il dischetto fischiando, però subito dopo si è girato convalidando il gol senza abbassare il braccio. Un errore, certo. Ma non da matita rossa. Dal quale l’arbitro, con un pizzico di fortuna, ha evitato un caso Serra bis.