Appesi a Dybala: Joya in sospeso. E si è fermato Celik

La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – La Roma, ieri, ha giocato due partite: una a Bologna e l’altra a Trigoria. Nella prima a mettersi in vetrina sono stati soprattutto i ragazzi – l’esordiente Missori su tutti, ma anche il rispolverato Svilar e il rampante Tahirovic; nella seconda invece a sudare sono stati quattro tenori che sperano di essere tutti protagonisti – in modo diverso – nella prossima trasferta di Leverkusen contro il Bayern, quando la squadra giallorossa si giocherà tutto per staccare il biglietto con destinazione Budapest, sede della finale di Europa League.

A questo match fra le mura amiche hanno preso parte Chris Smalling, Paulo Dybala, Stephan El Shaarawy e Rui Patricio, che non sono partiti per la trasferta di campionato proprio per curarsi al meglio in vista della Coppa. Con Celik, però, che si è iscritto alla lista dei problemi.  Al termine del match di Bologna Mourinho non si è sbilanciato: “Paulo è un grande dubbio, mentre Wijnaldum è recuperato“.  Se Rui Patricio ci sarà senz’altro, sul fronte Smalling la convocazione appare pressoché certa, ma l’utilizzo è ancora misterioso, perché l’inglese ancora non ha smaltito del tutto il problema al flessore sinistro.

Storia diversa quella di Dybala. Fra la botta alla caviglia sinistra rimediata con l’Atalanta e l’affaticamento al flessore destro occorsogli con il Feyenoord, gli spezzoni di partita giocati negli ultimi tempi sono stati davvero al piccolo trotto. Al momento, abbastanza per ipotizzare un suo utilizzo solo in corso d’opera, a meno di colpi di scena nelle prossime ore. Discorso analogo quello del Faraone, che sarà arruolato alla comitiva ma potrà essere al massimo una carta da giocarsi partendo dalla panchina.

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