Leggo (M. Zorzo) – È scesa in campo l’Antitrust: vuole vederci chiaro sino in fondo sull’ipotesi di un «accordo restrittivo della concorrenza» sui diritti tv della serie A per il triennio 2015-18. Quello che avrebbero stretto i principali operatore nel mercato della pay-tv, Sky e Mediaset, nel giugno dell’anno scorso. Con tanto di benedizione da parte della stessa Lega Calcio, nonché da Infront, l’advisor che ha gestito l’intera partita.
L’ipotesi dell’accordo è stata formulata «sulla base di alcune notizie di stampa apparse lo scorso febbraio», così spiega l’Autorità Antitrust nel provvedimento in cui ha deliberato l’avvio dell’istruttoria sulla vicenda, nella quale indaga pure la Finanza.
In particolare, nel mirino sarebbero finite alcune parole del presidente della Lazio, Claudio Lotito: «Io, di bilanci, me ne intendo. Sono quello che ha fatto prendere 1,2 miliardi alla Lega di A, ho fatto parlare Murdoch e Berlusconi…».
In particolare, al termine della procedura per l’assegnazione dei diritti televisivi, Sky avrebbe dovuto trasmettere le partite di serie A sulle piattaforme satellitare e digitale terrestre contenute nei pacchetti A e B, mentre a Mediaset, che aveva presentato l’offerta più alta solo per il pacchetto D, sarebbero spettate le restanti partite su tutte le piattaforme.
Successivamente alla gara, tuttavia, l’assetto definitivo delle assegnazioni è risultato diverso per i singoli pacchetti, ricorda l’Antitrust, in cui erano stati inseriti i diritti televisivi. Il pacchetto satellitare (A) è stato assegnato a Sky, il pacchetto digitale terrestre (B) è andato a Rti, mentre il pacchetto D è stato assegnato a Rti, che poi l’ha ceduto a Sky.
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