L’agente Andrea Manfredonia è intervenuto ai microfoni de La Signora in Giallorosso, in onda su Tele Radio Stereo. Queste le sue dichiarazioni:
Come si trova Tumminello all’Atalanta?
Bene, l’ambiente di Bergamo è ideale per la crescita dei giovani e lo dimostra il lavoro degli ultimi anni. Aspettiamo che parli il campo.
Domani la partita con la Roma…
E’ tornato in gruppo dopo un fastidio avuto negli ultimi giorni. E’ a disposizione per domani, è un bell’evento suggestivo per lui e il suo passato.
Un aggettivo al mercato?
Quest’estate è stato un mercato folle. Inizia sempre troppo presto e finisce troppo tardi malgrado al riduzione. Sono dell’idea che bisogna accorciare, i ritiri iniziano troppo presto e si fa un po’ troppa confusione. Chiudere prima il mercato permette di essere più lucidi.
Com’è stato il tuo primo impatto nel mondo del mercato?
Sono un po’ di anni che lavoro, mi sono fatto un’idea dell’ambiente. Con competenza e professionalità si può sopperire alla mancanza di esperienza, che viene con il susseguirsi del tempo. Alla base devono esserci competenza, professionalità e dedizione al proprio lavoro.
Come accadono le situazioni Malcom o Zaza?
Sono situazioni di mercato che possono capitare. Il mercato è abbastanza indecifrabile e folle, capita di cambiare spesso le situazioni. Bisogna prenderne atto e lavorare per migliorare le rose.
Per essere procuratore, uno deve essere anche osservatore?
Sì, la competenza tecnica per valutare un giocatore è necessaria. A volte le squadre richiedono determinante esigenze tecniche, l’occhio è l’arma principale per arrivare prima degli altri.
I giornalisti sono vostri nemici?
No, fanno il loro lavoro e noi il nostro.
Dei giovani presi dalla Roma ci emergerà?
Kluivert è un ragazzo molto interessante, già alla prima partita ha avuto un ottimo impatto a partita in corso. Può crescere, ci sono i presupposti per far si che sia stato un colpo eccezionale.
Come si inizia a fare l’agente?
Si inizia guardando tante partite, girando tanti campi e prendendo esperienza anche dai campi di provincia. Nasce tutto da una grande passione, se manca arrivano le difficoltà. Solo la passione può portarti a proseguire i tuoi sogni. E’ un lavoro difficile che va fatto con competenza, passione e sacrificio.
Pastore è un fuoriclasse?
Sì, lo dice la sua storia. Credo sia un giocatore funzionale e giusto per il modulo e la maniera di giocare della Roma, può dare soluzioni offensive. E’ un giocatore atipico per il gioco di di francesco, ma può dare soluzioni che gli altri anni non c’erano. Aspetto anche lui, perché è nella piena maturità calcistica e può far fare il salto di qualità alla Roma.
I genitori dei giocatori?
Sono una componente del calcio giovanile, di conseguenza devono essere ascoltati e rispettati. Hanno il loro compito, alla base della competenza tecnica deve esserci una stabilità dal punto di vista familiare.