La Gazzetta dello Sport (F.Oddi) – Ci proverà la Primavera a scacciare un po’ di tristezza dall’ambiente Roma, giocando la prima finale dell’anno, l’andata di Coppa Italia a Chiavari con l’Entella: il problema è che neppure la Primavera se la passa troppo bene, visto che sabato ha perso in casa del Bologna, che aveva 13 punti in meno, e una squadra giovanissima, con un 2000 in campo (Stanzani, che ha pure segnato il gol del 2-1) e altri 5 in panchina. è la terza sconfitta nelle ultime 6 partite, dopo quella con l’Inter – comprensibile, se non altro per i grandi numeri: i nerazzurri erano usciti a testa bassa nella semifinale scudetto, in Supercoppa, nella gara di andata e nel doppio confronto di Coppa Italia – e il clamoroso 6-3 di Novara. Ha sorpreso, il k.o. di Bologna, perché De Rossi, vista la rinuncia al Torneo di Viareggio, aveva avuto tre settimane per lavorare su testa e gambe dei suoi, e poteva schierare 10/11 di formazione titolare: assente il solo Bordin, che mancherà anche oggi. Ora in classifica la squadra giallorossa è terza, a 8 punti dall’Inter e 3 dall‘Atalanta, che dovrà riprendere per arrivare alla fase finale senza passare per la tagliola dei playoff.
QUINTA FINALE – La Coppa Italia qualche mezza soddisfazione l’ha regalata a De Rossi, visto che quella di stasera sarà la quinta finale negli ultimi 10 anni: una sola vittoria, contro la Juve 2011-12, e 3 sconfitte, con Genoa (segnò El Shaarawy), Fiorentina e Lazio di Simone Inzaghi, 2 anni fa. Quest’anno coi biancocelesti è andata decisamente meglio: 5-0 nei quarti, prima del doppio successo con l’Inter. La finale ha meno fascino ma moltissime insidie, contro una squadra capace di vincere a Trigoria alla prima giornata, rimontando da 2-0 a 2-3.