Il Tempo (S. Pieretti) – Buffon elogia Conte. Lo fa indirettamente, parlando in maniera generica, ma leggendo tra le righe si comprendono molte cose: di ciò che è stato, di ciò che è, di ciò che sarà. «Non so se siamo più coesi odi prima – afferma il capitano – sicuramente quando c’è un’unita di intenti, serietà nel lavoro e il desiderio di migliorarsi, tutto ciò fa si che si crei una sintonia migliore. Per ottenere questo è imprescindibile la linea dell’allenatore: ci possono essere tanti bravi ragazzi, ma se non sanno qual è la strada da battere, si disperdono tante energie. Se c’è qualcuno che ti dice dove andare – sottolinea il portiere juventino – è molto più semplice per tutti». Questa sera contro il Belgio mancheranno ancora una volta Pirlo, De Rossi e Verratti, le chiavi del centrocampo verranno affidate a Marchisio che torna in azzurro dopo quattro mesi (ultima partita in Croazia, nel giugno scorso), accanto allo juventino ci sarà il laziale Parolo che proprio in Nazionale si era infortunato.
I dubbi di Conte sono sugli esterni dove El Shaarawy insidia uno tra Candreva e Florenzi. In avanti ci sarà Pellè affiancato da Eder. Nessuna novità di rilievo nelle retrovie: in porta Buffon – supportato al centro della difesa da Bonucci e Chiellini – sulle fasce spazio a Darmian e De Sciglio.