La Gazzetta dello Sport (A. D’Urso) – E se alla fine restasse Claudio Ranieri? Il tecnico che quaranta giorni fa ha preso in carico la Roma in crisi potrebbe essere l’allenatore anche per la prossima stagione: molto più di una suggestione. Non solo per la stima di società, tifosi e squadra e per i risultati che cominciano a venir fuori. Ma anche per un’esigenza dei Friedkin di rendere attrattivo il club per i più grandi top manager in circolazione: un percorso di ripartenza e crescita che potrebbe richiedere più di sei mesi, quanti ne mancano al termine della stagione. E allora ecco che potrebbe scattare il “Ranieri-bis” nel solco della continuità.

Sir Claudio, al momento 50% tecnico e 50% dirigente per sua stessa ammissione, è stato incaricato dai Friedkin di risollevare la squadra e di cercare allo stesso tempo il suo erede, il migliore possibile. E le candidature forti non mancano. Carlo Ancelotti, per dire, raduna tutte le migliori caratteristiche: esperienza, strategia, mentalità conoscenza della piazza e della Serie A. Dopo aver vinto tutto in Europa col Real Madrid, potrebbe accettare una sfida diversa nella città dove ha lasciato il cuore da calciatore. Nella Capitale potrebbe pure aprire la strada al figlio Davide, suo vice da anni, per un futuro in giallorosso.

E sullo sfondo resiste pure il profilo di alto livello di Max Allegri, oltre alle new entry Gian Piero Gasperini, di cui si parla da giorni in città.  Ma se appunto la Roma non dovesse riuscire a convincere subito uno di questi top, ecco che la soluzione naturale sarebbe proprio quella di Ranieri.