Il Messaggero (A. Abbate) – Il 12 dicembre i laziali non potranno andare in Olanda. È praticamente certo, trasferta vietata. Manca solo l’ufficialità della Uefa, che insieme alla polizia da tempo aveva classificato la partita ad alto rischio, ma ieri aspettava ancora la comunicazione della decisione delle autorità locali, anticipata nel pomeriggio dal Telegraaf: «I supporters biancocelesti non sono i benvenuti ad Amsterdam», ha già riferito il triangolo formato da Sindaco, Questore e Capo della Procura. «Troppo alto il rischio di disordini con estremisti di destra. Lo zoccolo duro del tifo romano è noto per il simbolismo fascista e le espressioni antisemite e razziste. Gli esempi vanno dal saluto hitleriano alla raffigurazione di svastiche sino all’abuso dell’immagine di Anna Frank».
L’Ajax, club sostenuto da una forte rappresentanza ebraica, non sarebbe comunque stato coinvolto nel processo decisionale. Sarà da capire se i 2600 tifosi che avevano già acquistato il biglietto per l’Amsterdam Arena saranno rimborsati.

Non esiste più lo spazio Schengen nel calcio. Lotito si è confrontato di nuovo con la Farnesina ed è irritato. Imbufaliti i tanti tifosi che avevano già comprato, oltre i tagliandi, voli e hotel con largo anticipo. Amsterdam non tollera il razzismo e il fascismo. La guerra in Palestina, Israele e in altri paesi del Medio Oriente ha portato nell’ultimo anno sempre più rabbia. «Il 7 e 18 novembre la città è stata sconvolta da violenti incidenti legati alla partita di calcio Ajax-Maccabi Tel Aviv. Non possiamo permetterci che si ripeta di nuovo quanto aссаduto». Sessantadue arresti dopo gli scontri nelle stesse giornate delle manifestazioni pro Palestina, negozi devastati, tram a fuoco. Per questo a nulla sembrano serviti nemmeno i contatti diplomatici di ieri sera fra la Lazio e il sindaco. Oggi sono comunque attesi annunci e delucidazioni, sia pure fuori tempo massimo.