Ambizione scudetto: il premio è di 12 milioni

La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – Soldi. Sperati, dovuti, mancati, programmati, in ogni caso carburante indispensabile perché la Roma vada avanti. Nel giorno in cui Colette esce di scena – come ampiamente previsto fin dai primi di gennaio – il ruolo di di­ rettore commerciale del club diventa ufficialmente una sor­ta di Triangolo delle Bermude, visto che – prima dell’ex Bar­cellona – il ruolo in meno di 5 anni ha inghiottito Cristoph Winterling, Sean Barror e an­che chi, nei periodi di transizione, se ne occupava, ovvero l’ex direttore marketing Gior­gio Brambilla. Insomma, oltre a essere senza main sponsor, adesso cerca ancora una guida per aumentare ricavi in quel settore, cosa che finora le è riu­scito non benissimo.

L’ASSEMBLEA – Nel frattempo la proprietà lavora anche sui con­ti e proprio per questo ha con­vocato un’assemblea dei soci per il 10 aprile, che affronterà il problema delle perdite. Il bi­lancio semestrale, reso noto in­ fatti mercoledì, ha evidenziato un «rosso» di 53,4 milioni. Questo ha provocato la dimi­nuzione del capitale sociale di oltre un terzo, cosa che potreb­be portare o a una ricapitaliz­zazione immediata oppure un rinvio al prossimo semestre (previa assemblea): la proprietà sceglierà questa seconda strada, contando di aumentare i ricavi o di muoversi con nuovi flussi da trading.

I PREMI – In ogni caso i sogni di gloria sono sempre all’ordine del giorno a Trigoria, tant’è che nel bilancio spiccano anche le voci relative ai premi. In caso di vittoria dello scudetto e quindi della partecipazione sicura alla Champions League i tesserati potranno vantare bonus pari a 12,2 milioni. Assai più conte­nuti invece sarebbero i premi per un successo nella Europa League, visto che sono pari a 2,6 milioni, Ancora più parco il bonus per alzare la Coppa Ita­lia (1,3 milioni). Soldi bene­ detti, dicono a Trigoria, perché significherebbe quantomeno aver eliminato la Lazio.

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