Il Messaggero (A.Angeloni) – Diawara non te lo ricordi per i gol che segna, pochi, ma sono tutti decisivi e al fotofinish. L’anno da titolarissimo al Bologna non è mai andato in rete in 34 presenze. A Napoli la prima rete in Serie A viene messa a segno in extremis regalando ancora il sogno scudetto a Sarri. La Roma ha un solo regista, lui: Villar vi si è adattato bene ma per caratteristiche è uno abituato a giocare più avanti, così come Pellegrini. Diawara è stato decisivo anche lo scorso anno contro il Torino su rigore, il suo secondo gol in Serie A. A Firenze, sempre vicino al gong, la terza gioia.
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Nel post partita si è detto felice. Il periodo opaco è alle spalle: il Covid lo ha abbattuo ad inizio stagione e di recente ha subito un dolore sentimentale con la fidanzata che lo ha lasciato tramite una lettera social. Questa estate poteva andare via, ma non era lui a chiedere la cessione, ma il procuratore. Lo stesso che aveva fatto arrabbiare Fonseca qualche tempo prima. Quella di mercoledì è stata la sua seconda partita da titolare, la prima a Verona, quella del caso.