Corriere dello Sport (R.Maida) – Ah sì. Tra proteste, schermaglie, boati e sfottò, all’Olimpico si è giocata anche una partita un po’ grigia sulle tribune. Eravamo abituati a Roma-Napoli più belli e colorati, tra i rumori e la passione della gente, ma questi sono i tempi del calcio televisivo, con il salotto in Hd, e preventivo: meglio chiudere prima piuttosto che pentirsene dopo. Peccato perché una serata come questa, con due squadre lanciate verso l’altopiano del campionato, avrebbe meritato una cornice ambientale differente. Sarà per un’altra volta, speriamo. Intanto bisogna accontentarsi dello spettacolo del campo.
SPAZI – Solo la Curva Sud, cuore romanista, sarebbe piena. Se non fosse che il gruppo storico dei Fedayn ha deciso di presentarsi in tribuna con quindici minuti di ritardo per protestare contro il proliferare di multe e altri provvedimenti applicati contro i tifosi giudicati poco disciplinati. E’ un fastidio che sta intossicando le partite in curva da qualche settimana e che già altri gruppi organizzati avevano contestato con striscioni e cori contro le forze dell’ordine. Sarebbe invece vuoto il settore ospiti, riservato ai napoletani, se la questura di Roma non avesse deciso di spostare i tanti tifosi che avevano diritto ad acquistare un biglietto (i non residenti in Campania) appunto nei Distinti Nord. Completamente chiuso infine l’ultimo Distinto, nemmeno fosse un primo turno di Coppa Italia.
RIVALITA’ – Al di là di di un fumogeno pericolosamente palleggiato qua e là, e dei soliti slogan detestabili sull’attività del Vesuvio, ai quali i napoletani rispondevano per lo più con applausi ironici, è filato tutto abbastanza liscio sul piano dell’ordine pubblico. E ci mancherebbe altro, viene da aggiungere, visto che la grande sfida è stata riservata a pochi intimi: 37.914 paganti per Roma-Napoli sono un insuccesso del sistema.