Da una notte che, se non si parlasse di calcio italiano, sarebbe da definire semplicemente grottesca, la Roma ne esce con la convinzione che Massimiliano Allegri sia ad un passo.
La società giallorossa riceve dalla giornata una iniezione di autostima, visto che la vicenda Mazzarri l’aveva in qualche modo segnata. Le perplessità dell’ex tecnico del Napoli sull’avventura giallorossa (poche certezze sugli investimenti e troppi dirigenti intorno) avevano infatti fatto riscrivere le strategie romaniste, che ieri però potrebbero avere trovato un punto di approdo. Senza però certezze assolute, visto che ancora si agitano i fantasmi di altri allenatori qualora arrivassero nuovi stop.
SOGNO MANCINI Se Benitez è un allenatore assai stimato (e contattato) così come Bielsa (contattato anche lui), i nome nuovi come Mister X sono Brendon Rodgers del Liverpool ed un personaggio noto per il calcio italiano: Diego Pablo Simeone. Potete immaginare come il 43enne tecnico dell’Atletico Madrid — in passato sulle panchine di Racing, Estudiantes, River Plate, San Lorenzo e Catania — fresco vincitore della Coppa del Re a spese del Real Madrid, possa avere come «problema» agli occhi della tifoseria il fatto di essere stato una bandiera della Lazio, cosa che a Trigoria naturalmente sarebbe di difficile metabolizzazione. La stima, comunque, c’è tutta.
BALDINI & IL LOGO Di sicuro al presidente Pallotta che, dopo una serata d’incontri milanesi, oggi arriverà a Roma, il lavoro non mancherà. S’infittiscono infatti le voci che vogliono a breve un colloquio con Baldini che porterebbe a un divorzio consensuale, ma la società nega. Di certo un chiarimento ci sarà. La Roma, però, non nega che domani, in occasione della visita dal Papa, sia presentato un nuovo logo. Possibile un restyling del «lupetto».
MARQUINHOS & STEK I titoli di coda li lasciamo all’accordo raggiunto per l’adeguamento di Marquinhos (un milione più premi) e a quello tra Stekelenburg e il Fulham (4 anni, 2 milioni a stagione). Basteranno 4 milioni per le casse giallorosse e l’addio sarà consumato.
Gazzetta dello Sport – M.Cecchini