Gazzetta dello Sport – Allegri, avanti Milan

Massimiliano AllegriE alla fine arriva Silvio. Oggi Berlusconi incontrerà Allegri e Galliani: quasi due settimane dopo il pronunciamento di Biscardi, e dopo che tante voci e controvoci, conferme e smentite, appuntamenti saltati e cene a due (Galliani-Allegri) finite uscendo dalla cucina si sono alternate creando caos. Il momento è stato confuso, forse il più teso nella storia del Milan berlusconiano, ma le cose probabilmente saranno rimesse in ordine in questo incontro. Un passo indietro da parte di tutti, questo ha chiesto il padrone del Milan. L’incontro servirà per cercare di comporre esigenze e personalità diverse, almeno stando agli ultimi segnali, oppure per dirsi addio. Il finale resta incerto, il mercato bloccato. Come ha detto Galliani: «Finché non si risolverà la questione allenatore non succederà nulla».

Accusa e difesa Allegri probabilmente sgombrerà il campo dagli equivoci, spiegando che restare al Milan è sempre stato il suo obiettivo. Chissà se il presidente spiegherà invece il segreto di quelle parole lette da Biscardi in tv il 20 maggio: «Ho predisposto un riassetto completo dei quadri tecnici e anche, se ci fosse bisogno, di più efficiente e completa riorganizzazione societaria». Parole smentite ufficialmente dopo pochi minuti,mache ugualmente hanno dato il via al romanzonedella panchina rossonera. Difficile comunque che Berlusconi si addentri in queste dichiarazioni. Più facile che metta sul piatto il suo cahier de doléance, formato da osservazioni tecniche e tattiche che Allegri dovrà per forza digerire prima del caffé. Comunque, dopo tanto rincorrere la verità, i tre protagonisti di questa storia si troveranno intorno a un tavolo e ragioneranno sul da farsi. Il presidente pare ancora irritato, e non soltanto per l’esclusione di El Shaarawy dalla squadra titolare: l’asse fortissimo che si è composto con l’allenatore non gli va molto a genio. Ma Galliani è troppo esperto per non riuscire a cautelarsi: comunque vada a finire la battaglia dialettica fra padrone e tecnico del club, resterà al suo posto. Ma certo che salvare l’allenatore che tanto ha difeso rafforzerebbe la sua leadership che peraltro governa da quasi trent’anni.

Tira e molla Per Allegri la possibilità romana è quasi svanita, e dopo tutti i veleni di questi giorni probabilmente la cosa non gli dispiace. Troppi tira e molla, troppe indiscrezioni vere o presunte hanno contrassegnato il suo cammino negli ultimi mesi. Allegri vorrebbe continuare ad allenare la squadra che gli ha manifestato tanto affetto, ma se Berlusconi oggi formalizzerà l’esonero non gli resterà che farsi da parte. In questo caso si potrebbe dire che Berlusconi gli ha riservato, dopo tanto scetticismo, il più amaro dei finali. Allegri negli ultimi tempi aveva escluso la possibilità di un anno sabbatico, ma non è detto che rifiutando la Roma debba restare fermo tutto l’anno. Nel prossimo mese potrebbero succedere altre cose sulle panchine di mezza Europa.

Ancora incertezze Questa sera a cena si definirà il futuro del Milan. Se non altro si parleranno i duellanti Allegri e Berlusconi, che non lo hanno più fatto dopo l’esonero pronunciato da Biscardi. Fra un piatto e l’altro, un’occhiata al playoff di Serie B che Allegri avrebbe voluto seguire dal vivo e qualche convenevole il tecnico spiegherà le sue ragioni e chiederà al presidente un rafforzamento sul mercato, che gli interessa più del rinnovo, visto che Allegri aveva programmato di terminare il quadriennio e lasciare Milano prima del Mondiale. Berlusconi ci ha messo la coda, e in questi giorni non sono mancate le asprezze. Stasera i nodi si scioglieranno, e forse Allegri sarà ancora il tecnico del Milan. O forse no, ma la nebbia che circonda la prossima stagione dovrà diradarsi per forza.

Gazzetta dello Sport – A. bocci, C. Laudisa

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