Leggo (F. Balzani) – Inizia l’esodo, e iniziano le paure. Già da oggi molti tifosi di Roma e Feyenoord prenderanno d’assalto l’Albania per assistere mercoledì alla finale di Conference League.
L’allerta è ai massimi livelli tanto che a Tirana è stato proclamato un giorno festivo con chiusura di uffici pubblici e molte attività. E non solo perché molti partiranno senza biglietto (almeno 25 mila da Italia e Olanda) per avvicinarsi il più possibile alla piccola Kombetare Arena che può ospitare appena 19 mila persone.
Il ricordo dello scempio del 2015 dei barbari del Feyenoord nel centro di Roma, con 5,2 milioni di euro di danni e la distruzione della Barcaccia, infatti è un precedente pericoloso. Così come lo sono i segnali arrivati nelle ultime ore tanto che oggi andrà in scena una nuova riunione dell’Uefa insieme alle forze di polizia locali e di quelle olandese e italiana. E non solo per garantire la sicurezza nel giorno del match.
Preoccupa molto la sera di domani in particolare nella zona di Durazzo dove arriveranno diversi tifosi in traghetto da Ancona e Bari e dove si teme anche l’intrusione di ultrà di altre tifoserie come quella del Panathinaikos amica da anni di quella giallorossa. I gruppi organizzati della Sud, invece, hanno organizzato un piano di sicurezza che dovrebbe mettere al riparo da brutte sorprese gli altri tifosi oltre alla fan zone ufficiale, vicino al parco centrale, organizzata dal club.
I timori ci sono, i rapporti tesi tra le due tifoserie sono forti. La Roma ha ribadito ai suoi tifosi di non partire senza biglietto, ma in molti si metteranno comunque in marcia al fianco della squadra di Mourinho con la speranza di accaparrarsi a prezzi meno folli uno dei tanti biglietti messi sul mercato del web in questi giorni dai tanti bagarini albanesi. Meno preoccupazione ma comunque attenzione alta anche all’Olimpico dove 50 mila persone assisteranno alla finale sui maxi-schermi. Con la speranza poi di vedersi tutti in centro, senza gli olandesi stavolta.