Verrebbe istintivo considerare Nicolò Zaniolo un raccomandato, vedendolo, con zero minuti in Serie A, già nella lista dei convocati della Nazionale maggiore. In realtà, Zaniolo ha la fortuna di far parte di un ciclo di talenti nel periodo in cui alla guida della Nazionale A c’è un tecnico ribelle, che lo era da calciatore e che si è confermato da da allenatore. Di suo Zaniolo ha imparato ad interpretare più ruoli e l’umiltà di giocare in Primavera nonostante avesse numerose chiamate da prime squadre. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.