Alla Roma fischiano le orecchie

Corriere dello Sport (R.Maida)Già in campo gliele ha cantate in lingua madre Strootman, dopo un fischio contrario che non aveva condiviso (diciamo così). Nelle interviste poi ci hanno pensato Monchi, Di Francesco e soprattutto Edin Dzeko, che ha citato direttamente l’arbitro olandese Danny Makkelie come uno dei fattori decisivi di Barcellona-Roma: «Il rigore su di me era netto, bisogna avere il coraggio di concederne anche contro il Barça» ha detto, alludendo alla scarsa personalità del quasi coetaneo Makkelie, 35 anni, già ispettore di polizia, alla prima stagione di grande livello internazionale: mai aveva diretto un quarto di Champions League e, prima di Manchester United-Siviglia, non si era mai spinto oltre la prima fase.

INDOMANI A Trigoria il giorno dopo la partita la rabbia e il rimpianto non sono stati del tutto smaltiti. In molti associano l’arbitraggio di Makkelie a quello di un altro olandese, Mario Van der Ende, che nel 1998/99 scontentò la Roma sempre in un quarto di finale ma di Coppa Uefa e sempre contro una squadra spagnola: l’Atletico Madrid, che vinse all’Olimpico la partita di ritorno (2-1) con due espulsioni a carico dei battuti, Wome e Totti. In campo, quella sera, c’era Eusebio Di Francesco, testimone diretto di due trattamenti simili.

LEGAME – Oggi, a 62 anni, Van der Ende fa il commentatore. E nel 2016 definì «ridicolo» un rigore assegnato dal giovane Makkelie all’Ajax contro l’Utrecht. L’episodio, giudicato un classico esempio di sudditanza psicologica, e lampante per la gravità, costrinse l’arbitro a chiedere scusa attraverso i social network. Personaggio controverso, è stato sanzionato dalla sua federcalcio per aver incassato 35.000 euro da un amico e collega, Jaap Uilenberg, membro della commissione arbitri dell’Uefa. Si è spiegato motivando il passaggio di denaro con la necessità di un prestito per l’acquisto di una casa.

FIDUCIA – Eppure il nostro ispettore, nato nella colonia di Curaçao nei Caraibi ma residente a Dordrecht, a soli 12 chilometri dalla cittadina di nascita di Strootman (Ridderkerk), è considerato uno dei migliori giovani della classe arbitrale europea. Era in corsa addirittura per il Mondiale ma è poi finito dietro a Kuipers. Del resto Makkelie si è finora cimentato solo in grandi manifestazioni giovanili (Mondiali Under 17, Europei Under 21) a di erenza del più esperto connazionale. Andrà però lo stesso in Russia come assistente al Var, essendo stimato da Pierluigi Collina. E’ curioso che sia stato proprio Collina, involontariamente, a far arrabbiare un club italiano. Ma Makkelie aveva un precedente positivo con la Roma: l’anno scorso nei sedicesimi di Europa League arbitrò il 4-0 di Villarreal – ancora un’avversaria spagnola – nel quale proprio Dzeko segnò una tripletta. «Ma non penso che al Camp Nou abbia scelto apposta di non fischiare» ha sottolineato Monchi. Non è una consolazione, purtroppo.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti