Il Corriere Dello Sport (R.Maida) – Due presidenti, due direttori generali, cinque allenatori e (forse) quattro amministratori delegati: continua il rinnovamento della Roma americana che in cinque anni ha cambiato praticamente tutte le poltrone, anche più volte, a eccezione del direttore sportivo Sabatini che pare destinato a rimanere a Trigoria nel suo ufficio per fumatori.
ADDIO – L’ultimo a lasciare è stato Italo Zanzi, appunto il terzo a.d. (o Ceo, come piace dire agli americani) dal 2011: il primo era stato Claudio Fenucci, che ora svolge lo stesso ruolo al Bologna; il secondo Mark Pannes, un tempo delfino di Pallotta e poi messo da parte, sia dalla Roma che dalla società che gestisce lo stadio di Tor Di Valle. Zanzi ha già abbandonato Trigoria, con un mese di anticipo sulla scadenza del contratto, per dedicarsi ad altro. I tifosi lo ricorderanno per la mole e per quel sorriso stampato in faccia all’inizio delle conferenze stampa di presentazione dei calciatori.
SOSTITUZIONE – Non è detto che la Roma lo sostituisca. Le deleghe dell’a.d. potrebbero essere divise tra i membri del consiglio di amministrazione, a cominciare da Mauro Baldissoni che ha rinnovato il contratto in scadenza. Ma non è escluso che Pallotta (annunciato in arrivo domenica) chieda di occupare il posto rimasto vacante a un manager statunitense. Non Alex Zecca, che ormai da un anno sta dietro alla squadra senza avere un incarico ufficiale. Pallotta, da Boston, lo ha escluso in maniera categorica. Come è smentita la possibilità che per Totti, snellita la compagine manageriale, si apra un futuro da vicepresidente. Alla società non dispiacerebbe ma Totti, come ha già detto chiaramente al presidente, vuole un compito operativo nell’area tecnica, forse proprio la qualifica di direttore, in questo momento inesistente nella Roma (negli ultimi anni dell’era Sensi era Bruno Conti).
SONDAGGI – E a proposito di area tecnica, non è scontata la rinuncia al preparatore dei portieri Guido Nanni, sul quale si è esposto pubblicamente Szczesny. Sabatini è orientato a cambiarlo, promuovendo Marco Savorani dalla Primavera, ma le discussioni sono ancora in corso. La conferma di Szczesny può essere determinante in questo senso: il portiere si fida molto di Nanni e sarebbe felice di continuare a lavorare con lui. «Non sono affatto preoccupato dal mio futuro – ha detto ieri in Polonia dopo l’amichevole persa con l’Olanda a Danzica – per ora mi concentro esclusivamente sulla nazionale. E’ stato bello giocare da titolare, spero che succeda ancora».