Alisson, portiere della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni del portale brasiliano Folha. Queste le parole dell’estremo difensore:
“Non volevo lasciare la Roma, ma se non avessi avuto la certezza di giocare, avrei chiesto di partire. Perché questo è l’anno principale della mia carriera. Non volevo farlo, ma avrei dovuto pensare a me e ai miei obiettivi. Adesso so che tutto dipende da me e dalle mie prestazioni, anche perché nessuno nel Brasile, nell’anno del Mondiale, ha il posto garantito. L’anno scorso giocavo poco per scelta del nostro ex allenatore, Spalletti. Sono un ragazzo tranquillo e non mi piace parlare, non mi sentivo a mio agio ad andargli a dire delle cose perché lui aveva scelto di avere due portieri di alto livello e mi faceva giocare nelle coppe. Ha usato la meritocrazia perché Szczesny aveva fatto bene il primo anno. Diciamo che ho imparato ad avere un po’ di pazienza. Le persone impareranno a conoscere il mio lavoro, che devo fare al meglio. Devo dire che però anche lo scorso anno, pur giocando poco, ho fatto delle buone prestazioni. Fare il portiere in Italia è diverso, in Brasile si punta sulla forza e sull’esplosività, a Roma facciamo più tecnica e lavoro di posizione. Unire le due cose è il massimo”.