Il Messaggero (S.Carina) – Quelle corse sotto la curva Sud, prima per abbracciare De Rossi sul 2-1 e poi per concedere il bis con Perotti nel 3-2 contro il Genoa, non sono passate inosservate. In primis per le doti da centometrista che gli hanno permesso di distaccare i compagni ma soprattutto per un attaccamento sincero di Alisson alla squadra. Che per un ragazzo abituato ad essere il titolare dell’Internacional di Porto Alegre, della Seleçao brasiliana e finito in panchina nella sua avventura romana, dopo aver ricevuto prima della firma rassicurazioni sulla titolarità, non era scontato. Anche altri grandi portieri del passato – su tutti Julio Cesar, parcheggiato al Chievo e poi esploso nell’Inter – una volta giunti in Italia hanno avuto una stagione di ambientamento. L’augurio è che Alisson possa intraprendere lo stesso percorso. Anche perché un’altra stagione a guardare non la passerà: «A fine anno parlerò col club e vedremo cosa è meglio per il mio futuro», disse a marzo. Un domani che, con Szczesny destinato a tornare a Londra (non è sicuro, però, di restarci: la Juve ha offerto 16 milioni all’Arsenal, superando l’offerta del Napoli), gli apre le porte della Roma. A tal punto che un sondaggio di qualche settimana fa del San Paolo, al quale Monchi ha invece chiesto informazioni sul difensore Rodrigo Caio, è stato rimandato al mittente.
FUORI IL SECONDO – Alisson titolare, ok. E poi? Skorupski di tornare a Roma e fare il vice del brasiliano non ci pensa minimamente. Dovrebbe essere inserito nei numerosi affari con il Torino, come parziale contropartita per il riscatto di Peres, fissato a 12,5 milioni. Anche se i due club, divergono sul costo (e i granata pensano anche a Sirigu). Il Napoli ha chiesto informazioni (sia per lui che per Mario Rui) ma i rapporti tra i club non sono idilliaci e difficilmente partirebbe titolare. Il polacco è destinato comunque a far cassa. La Roma è alla ricerca di un secondo che possa ritenersi affidabile ma che sia disposto a fare panchina. I nomi per il momento che circolano sono quelli di Sorrentino e Mirante. Entrambi accetterebbero destinazione e ruolo senza problemi. Toccherà a Di Francesco decidere su chi optare. La scelta ricadrà comunque su un portiere italiano, anche per venire incontro alla regola del 4+4.
PIACE SERI – Intanto dalla Francia trapela un interesse per il centrocampista difensivo del Nizza, Seri, con tanto di offerta – al momento rifiutata – di una ventina di milioni. Dal summit di Boston l’indiscrezione, come accaduto ad esempio per l’attaccante Driussi del River Plate, non viene smentita. Castan, di rientro dal Torino, è richiesto dal Corinthians.