Alisson Becker, portiere della Roma, ha rilasciato un’intervista a Globo in cui ha parlato dei suoi primi mesi nella Capitale. Queste le sue dichiarazioni:
“Mi ha dato un po’ fastidio cominciare dalla panchina, perché ero venuto a Roma per giocare. Ci sono rimasto male. So di piacere al tecnico e ai dirigenti e sono certo che scommetteranno su di me. E’ un test di pazienza per me, devo aspettare un po’. Qui l’affetto della gente è bellissimo, tanti tifosi ad aspettarci fuori dai cancelli tutti i giorni. L’importante è far bene in campo con la Roma e la nazionale”.
Chi mi aiutato più di tutti nella mia carriera?
“Sicuramente è stato mio fratello Muriel, che mi è stato sempre vicino soprattutto nei momenti più difficili. Un ottimo motivatore. L’esordio in nazionale è stato un momento indimenticabile, volevo che quella partita non finisse mai. Spero di restare a lungo con la Seleçao e scrivere pagine importanti come i principali portieri brasiliani“.