Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – È la sua serata. Alisson entra di diritto tra i grandi del calcio mondiale affrontando il Barcellona. Il portiere del momento in Serie A atteso alla prova del nove contro l’attacco stellare dei catalani. Nessuno para come lui in Italia e anche in Spagna se ne sono accorti, non è un caso che il brasiliano sia diventato un pallino di Florentino Perez, facoltoso presidente del Real Madrid. Alisson contro Messi. Di fronte due campioni che incidono più degli altri sui risultati delle rispettive squadre. Alisson ha la miglior percentuale di parate in Serie A, pari all’80 per cento, con 97 interventi complessivi. Stasera affronta il Barcellona di Messi, Suarez e Dembelé capolista della Liga con il miglior attacco, che ha all’attivo 76 gol realizzati.
SFIDA TRA GRANDI – Ci sono tutti i presupposti per superare l’esame. Alisson ha preparato questa partita in ogni dettaglio. Con il preparatore Marco Savorani in settimana ha studiato alcune sitiuazioni di gara che riguardano Messi. Come si muove, in quali zone del campo va ad agire più spesso. Per cercare di contenere la giocata imprevedibile di un campione come l’argentino, che si può tentare di limitare, ma mai annullare. La Roma, ovviamente, dovrà guardarsi dagli attacchi anche degli altri fenomeni blaugrana. Alisson lo sa bene, è pronto, perché ormai si sente sicuro delle sue potenzialità e non ha certo timore di affrontare una partita come questa. In questi giorni ha lavorato molto, dopo essere tornato dagli impegni con la Nazionale. Ma queste sono partite che i campioni come Alisson e Messi preparano da soli. Il brasiliano è tranquillo, come in ogni vigilia. Questa è la sua forza. Non è mai stato agitato prima di una partita, neanche le più importanti. Ormai è sicuro della sua forza. Giocare con continuità lo ha aiutato a credere nei suoi mezzi, perché andare in campo ogni tanto è molto più difficile. Lo scorso anno ha aspettato il suo momento, accettando le scelte di Spalletti che di fatto gli aveva preferito Szczesny, relegandolo a giocare le partite di Coppa. Se la situazione non fosse cambiata avrebbe chiesto di andare via.
L’IDOLO DEI TIFOSI – Invece è rimasto e ha dimostrato il suo valore, conquistando la fiducia di tutto l’ambiente giallorosso, dai dirigenti, all’allenatore, fino ai compagni e ai tifosi. Questa fiducia gli trasmette una grande forza. I 2300 romanisti che stasera saranno in tribuna confidano in lui, che già contro un’altra squadra spagnola, l’Atletico Madrid, parò l’impossibile. In molti lo attendavano al varco in questa sua prima stagione da titolare della Roma, ma il brasiliano è andato oltre le più rosee aspettative, tanto da essere considerato uno dei più forti portieri giallorossi del dopoguerra.