La Repubblica (F.Ferrazza) – Prima in Italia, terza in Europa per i gol incassati. Ma reti con il contagocce: “Le due punte devono migliorare l’intesa”. E meno male che Di Francesco era sbarcato nella capitale con l’etichetta di zemaniano. Aveva anche provato ad urlare al mondo che lui — pur avendo studiato molto del modo di giocare del boemo — in realtà non ha modelli precisi, potendosi definire solamente difranceschiano. Eppure nulla più dei numeri può raccontare che la vera forza della Roma è la fase difensiva, dovendo invece crescere ancora tanto in quella offensiva. Solamente dieci i gol subiti, in sedici gare di campionato, con la porta inviolata per ben nove volte (con l’1-0 contro il Cagliari è stata la terza volta consecutiva in serieA, dopo Spal e Chievo, che De Rossi e compagni non hanno concesso agli avversari neanche un tiro in porta); aggiungendo anche le sfide di Champions, si arriva a dodici clean sheet.
Allargando lo sguardo fuori dall’Italia, i numeri diventano ancora più forti: la Roma è infatti la terza difesa in Europa, alle spalle di Barcellona e Atletico Madrid, a quota sette. «Teniamocelo stretto questo primato delle reti subìte — è orgoglioso Di Francesco — tanti si aspettavano una difesa differente. Mi piace tanto lavorare alla fase offensiva, ed è lì che siamo poco efficaci». Perché l’altra faccia della medaglia è un attacco piuttosto stitico: l’intesa tra Dzeko e Schick deve migliorare, i giallorossi hanno il sesto attacco del campionato. «Non siamo stati bravi nelle giocate finali — l’analisi di Eusebio, ripetuta ieri ai suoi nello spogliatoio a Trigoria — ci siamo buttati in area poco rispetto a quanto avremmo dovuto, invece devi essere bravo e lucido contro le squadre che si chiudono molto. Va allenata la cattiveria, le cose si fanno e non si dicono. Non si può pensare che Schick entri e sia subito determinante, siamo troppo frettolosi, sono convinto farà vedere le sue qualità. Lui e Dzeko devono affinare l’intesa, miglioreranno». Mercoledì ci sarà la gara di coppa Italia, contro il Torino, all’Olimpico, Di Francesco farà dei cambi in previsione della trasferta dello Stadium con la Juve, di sabato sera. «Contro i bianconeri non parti mai in vantaggio — l’analisi di De Rossi — al massimo in pareggio. Loro di queste partite, come noi contro il Cagliari, ne hanno vinte davvero tante. Quando non brillavano, con una giocata la portavano a casa».
La Roma difranceschiana raggiunge anche il record di punti stabilito da Garcia dopo sedici giornate: 38; come nella stagione 2013-14, quella partita con le 10 vittorie consecutive. Un’altra cosa alla quale giocatori, staff tecnico e dirigenziale hanno brindato ieri sera, nella consueta festa di Natale, agli Studi de Paolis, sulla Tiburtina. Sponsor e invitati hanno pagato il biglietto per essere presenti, e i soldi raccolti verranno devoluti alle iniziative benefiche organizzate da Roma Cares.