Il tanto temuto sorpasso è arrivato. La Roma è scivolata al 3˚ posto, lasciando la seconda piazza alla Lazio proprio nella domenica in cui ha giocato la sua migliore partita in questo deprimente 2015. Paradossi del calcio, ma anche conseguenze di scelte sbagliate. A Torino, infatti, i giallorossi hanno creato tantissime palle gol, ma – senza una punta di ruolo – non sono andati oltre l’1-1 trovando la rete solo su rigore peraltro dubbio, così come il pareggio del Toro avvenuto forse con la palla già oltre la linea di fondo. «Purtroppo ci è mancato solo il risultato, ma abbiamo giocato solo noi. Se facciamo lo stesso le 8 partite finali vinceremo spesso» ha dichiarato Garcia che per la prima volta nella sua gestione si ritrova sotto il secondo posto. Da 68 giornate, infatti, i giallorossi non subivano sorpassi da squadre diverse dalla Juve che sabato prossimo affronterà proprio la Lazio a Torino. Garcia non si fa prendere dal panico: «Non è importante essere secondi oggi, è importante esserlo a fine campionato. La prossima partita la giochiamo in casa, vediamo cosa faremo noi contro l’Atalanta e poi gli altri risultati. Sono fiducioso». Ma anche preoccupato per i pochi gol segnati (5 nelle ultime 8 partite). «Abbiamo fatto 24 tiri in trasferta, non è normale. L’unica cosa è che dobbiamo migliorare nella finalizzazione», ammette il tecnico che ha lasciato Totti in panchina preferendogli prima Ibarbo e poi Doumbia.
Chi non delude mai è Florenzi che ha mostrato personalità decidendo di calciare il rigore che altri (vedi Pjanic e Ljajic) non si sentivano di tirare: «Dovevamo essere più cinici, ma il sorpasso della Lazio non ci toglie certezze. Se giochiamo così arriveremo secondi». Poi la polemica sul gol di Lopez: «Ogni volta che ci sono occasioni a metà vedo la Roma penalizzata. Adesso ci lamenteremo anche noi, così ci daranno qualche decisione a favore. Il rigore su De Rossi non c’era? Questa è un provocazione…», ha sbottato prima di abbandonare l’intervista di Mediaset, dopo una domanda ritenuta inadeguata dal giallorosso.
Leggo – F. Balzani