La Repubblica (M. Juric) – La gioia negli occhi dei bambini sugli spalti che per una volta hanno potuto vedere i loro beniamini a pochi metri di distanza. Cori, incitamenti e tanti sorrisi per quella che è stata un vera e propria festa per i tifosi della Roma. Un primo dell’anno speciale per i 3000 fortunati che ieri pomeriggio, post festeggiamenti di Capodanno, hanno riempito gli spalti dello stadio Tre Fontane all’Eur.

Ragazzi, famiglie e tifosi di tutte le età hanno festeggiato il nuovo anno assieme alla Roma e al suo allenatore Claudio Ranieri che ha voluto aprire al pubblico il primo allenamento del 2025: “Grazie a tutti per essere venuti. Ci fate sentire amati e questa è la cosa più importante. Faremo di tutto per far sì che voi siate orgogliosi di noi. Buon anno a tutti“.

Un augurio e una speranza in vista del derby del prossimo 5 gennaio. Perché ieri al Tre Fontane il cuore era colorato di giallorosso, ma la testa era già proiettata alla Lazio e alla partita che, soprattutto a Roma, vale una stagione. “Con ardore, veleno e romanismo, valori di un calcio che non c’è più. Massacrate i b… biancoblù”. Questo lo striscione dei tifosi romanisti che campeggiava sopra le tribune dello stadio durante l’allenamento.

Una sessione leggera che ha fornito poche indicazioni tattiche in vista della sfida agli uomini di Baroni. Un’ora di sgambata e poco più, tra esercizi di riscaldamento e una partitella in famiglia terminata 1-0. Il primo gol dell’anno della Roma porta la firma di Misitano, su assist di Saelemaekers. Il giovane attaccante della Primavera è stato aggregato all’ultimo momento da Ranieri in sostituzione di Dovbyk, presente a bordo campo insieme a Cristante, ma tenuto precauzionalmente a riposo per le solite noie al ginocchio. Una gestione programmata, tra campo e palestra, che non preoccupa in vista di domenica.

Tra i più acclamati ovviamente Dybala, coccolato da tutto il pubblico ad ogni pallone toccato. Poi nella classifica dei decibel svetta il nome di Svilar, sempre più leader tecnico e carismatico della Roma. Ogni intervento del portiere è accompagnato da applausi e cori di incitamento: “Daje Mile, resta con noi“. Quasi a scongiurare un possibile addio a fine stagione.